A quanto ammonta l’assegno ordinario di invalidità

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A quanto ammonta l’assegno ordinario di invalidità e come si calcola il suo importo? Come funziona questo tipo di trattamento e quali requisiti prevede? In questa breve guida, i nostri esperti di Diritto e Fisco di ProiezionidiBorsa vi illustrano gli aspetti fondamentali di tale forma di sostegno economico.

Quando si ha diritto al sussidio

Coloro che possiedono una invalidità lavorativa superiore ai 2/3 delle proprie capacità, possono richiedere l’assegno ordinario di invalidità all’INPS. In linea generale, i lavoratori che sono iscritti alle gestioni INPS ne hanno diritto e possono farne richiesta se sono presenti dei determinati requisiti. Questo significa che ne hanno diritto i lavoratori iscritti al fondo pensione dipendenti, alle gestioni per artigiani o commercianti o alla gestione separata. Questo tipo di trattamento rientra tra quelli di natura previdenziale e spetta anche a chi lavora ancora.

Come si calcola l’importo

L’assegno ordinario di invalidità spetta ai contribuenti che hanno una certificata invalidità lavorativa da non confondere con l’invalidità civile. Una delle domande più frequenti che gli interessati si pongono relativamente a take prestazione è la seguente: a quanto ammonta l’assegno ordinario di invalidità? Per rispondere a questa domanda si devono prendere in considerazione alcune variabili che concorrono alla formazione dell’importo. Il trattamento per l’assegno ordinario di invalidità si calcola tenendo conto di:

A) sistema retributivo fino al 31 dicembre 2011 e successivamente contributivo per coloro che possiedono almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995;

B) seguendo il sistema integralmente contributivo per coloro che non possiedono contributi entro il 31 dicembre 1995;

C) secondo il sistema misto che segue tali parametri: retributivo fino al 31 dicembre 1995 e contributivo per coloro che hanno almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995.

Rapporto tra assegno ordinario di invalidità e lavoro o pensione

L’assegno ordinario di invalidità si può cumulare con i redditi da lavoro e questo significa che può subire una riduzione in ragione del reddito. In questi casi, l’assegno può subire dei tagli o delle trattenute in funzione alla situazione reddituale del beneficiario. Un aspetto importante da ricordare è che l’assegno di invalidità si può trasformare in pensione di vecchiaia al compimento dell’età pensionabile.

Per sapere come ottenere il prepensionamento per malattia o motivi di salute, si può consultare l’approfondimento qui.

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