Quando arriva il momento del pensionamento bisogna valutare l’anzianità di servizio che il lavoratore ha accumulato durante la vita professionale. Può tornare utile anche sapere “Quanto aumenta la pensione per ogni anno di lavoro?”.
Inoltre occorre considerare se il calcolo della contribuzione avverrà secondo il sistema retributivo o contributivo. Per sapere a quanto ammonta la pensione di un insegnante con 38 anni di contributi INPS è necessario analizzare i periodi contributi. Ciò perché fino al 31 dicembre 1995 l’INPS ricorre al meccanismo retributivo per calcolare e individuare l’importo pensionistico spettante al lavoratore. Al contrario, se l’accredito della copertura assicurativa avviene dopo questa data si effettua il calcolo della quota previdenziale con il sistema contributivo.
Come ormai molti lavoratori sanno, il sistema di calcolo contributivo presenta meno vantaggi rispetto al retributivo ai fini pensionistici. Si consideri che attualmente la più parte dei docenti non può vantare l’accredito di più di un anno di contribuzione fino al 1995. Ne consegue che per capire a quanto ammonta la pensione di un insegnante con 38 anni di contributi INPS entra in gioco la variabile età. Ciò perché se per il calcolo del rateo previdenziale si utilizza il sistema contributivo, l’età di accesso alla pensione gioca un ruolo determinante. Diversamente da quanto accadrebbe se l’intero montante assicurativo rientrasse nel metodo retributivo nel quale la variabile età non ha alcuna rilevanza.
A quanto ammonta la pensione di un insegnante con 38 anni d contributi INPS?
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Anche a parità di anzianità contributiva e di stipendi, il docente che opta per il pensionamento ad un’età più giovane subisce penalizzazioni. I tagli sul rateo mensile risentono difatti delle variazione del requisito anagrafico. Saranno tanto più sensibili e maggiori quanto più giovane sarà l’età di pensionamento del docente. Ipotizziamo dunque alcuni esempi concreti per capire a quanto ammonta la pensione di un insegnante con 38 anni di contributi INPS e quali penalizzazioni potrebbe subire.
Prendiamo in esame la situazione tipo di un docente di scuola media che ha accumulato un’anzianità contributiva pari a 38 anni. Presumiamo inoltre che dal 2015 si trovi nella classe di retribuzione 28, che l’importo dello stipendio sia all’incirca di 1.900 euro e che sia in pensione da settembre 2020. Il rateo pensionistico spettante cambierà e, nello specifico, aumenterà in riferimento all’età in cui è approdato al traguardo prevedenziale. Pertanto se a settembre il richiedente il trattamento pensionistico ha raggiunto l’età di 62 anni l’importo dell’assegno INPS sarà di 1.690 euro. Trattenendosi in servizio un altro anno e quindi inoltrando richiesta di pensionamento a 63 anni, il rateo già ammonterebbe a 1.715 euro. E ciò anche se non dovessero scattare ulteriori aumenti sulla retribuzione mensile.