Rispondiamo ad un artigiano che ha lavorato da autonomo, possiede 39 anni di contributi e vuole sapere a quanto ammonta la pensione che gli spetta. Molti lavoratori chiedono informazioni sull’importo che riceveranno dall’Inps una volta che abbandoneranno l’attività lavorativa. Evidentemente temono che l’assegno pensionistico che gli verrà corrisposto non sarà sufficiente per sostenere le spese della vecchiaia. E magari valutano la possibilità di incrementare il montante contributivo pur di assicurarsi una retribuzione pensionistica più alta.
In un precedente articolo abbiamo fornito risposte ai nostri lettori che si chiedevano se “Si possono pagare i contributi mancanti per andare in pensione?”. Adesso occupiamoci della sorte dei lavoratori autonomi che intendono sapere a quanto ammonta la pensione di un artigiano con 39 anni di contributi. Analizziamo la situazione tipica di un lavoratore che ha raggiunto l’età di 64 anni ed ha svolto la professione autonoma con mansione di artigiano.
A quanto ammonta la pensione di un artigiano con 39 anni di contributi?
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Per poter definire con buon margine di approssimazione l’importo mensile del rateo pensionistico occorre considerare l’ammontare dello stipendio. Prendiamo il caso di un artigiano che per 35 anni ha percepito una retribuzione annua pari o di poco superiore a 15.878 euro. Si tratta in questo caso di uno stipendio che non gode dei consueti aumenti ed è di poco più alto rispetto al salario minimo annuale.
Ipotizziamo inoltre che abbia versato entro il 31 dicembre 1995 14 anni dei complessivi 39 di contribuzione che possiede. Se il calcolo del rateo pensionistico avviene secondo il sistema misto l’assegno lordo sarà pari a 800 euro, quello netto a 731 euro. L’importo del trattamento previdenziale sarà inferiore se si ricorre al ricalcolo contributivo. Ciò perché la retribuzione pensionistica lorda ammonterà a 669 euro, mentre quella netta a 643 euro. Al contribuente che ha una minima dimestichezza con i numeri non sfuggirà certo che il ricalcolo aggredisce l’importo lordo del 17%, quello netto del 12%.