La prestazione previdenziale a tutti nota come pensione di reversibilità 2020 ammonta ad un importo che varia a seconda della percentuale dell’assegno pensionistico. Quando muore uno dei due coniugi al superstite spetta la reversibilità e per ottenere il trattamento previdenziale occorre inviare una serie di documenti all’Inps.
Sul portale dell’Ente previdenziale il richiedente ha modo di scaricare dalla sezione “Modulistica” i moduli da compilare e indicazioni relative alla documentazione da allegare. A corredo della domanda devono comparire il certificato di morte, di matrimonio, lo stato di famiglia con la data della morte, la dichiarazione dei redditi.
A prescindere dal momento in cui la domanda viene inoltrata all’Inps l’indennità di reversibilità parte dal mese immediatamente successivo alla data del decesso. Il destinatario del trattamento previdenziale che intende sapere a quanto ammonta la pensione di reversibilità 2020 deve operare il calcolo della percentuale. Ciò perché l’importo dell’assegno pensionistici che l’Inps eroga con cadenza mensile cambia e può subire decurtazioni in relazione alla condizione reddituale del beneficiario.
A quanto ammonta la pensione di reversibilità 2020?
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Comunemente nota come pensione di reversibilità, la prestazione economica a favore dei parenti del deceduto può essere diretta o indiretta. Si definisce diretta la misura previdenziale che l’Inps eroga all’avente diritto nel caso in cui il deceduto era già titolare di assegno pensionistico. Indiretta è detta invece la reversibilità cui hanno diritto i familiari del deceduto che ancora non percepiva la pensione.
In quest’ultima evenienza è necessario che il defunto abbia maturato almeno 15 anni di contribuzione e di assicurazione. Per approfondimenti si rinvia all’articolo 22 della legge 21 luglio 1965, n. 903. A ciò si aggiungano gli aggiornamenti per il triennio 2019/2021 che la circolare Inps n. 147/2019 riporta unitamente a incrementi e decurtazioni delle percentuali.
La Legge Dini 335/95 ha previsto le percentuali che si devono applicare al calcolo dell’assegno in relazione al beneficiario. In presenza del solo coniuge superstite l’Inps eroga il 60% della pensione del deceduto, l’80% al coniuge con un figlio. Nel caso di un coniuge superstite con due o più figli la percentuale sale al 100%, mentre in presenza del solo figlio è pari al 70%. La percentuale dell’importo sale all’80% nell’evenienza di due figli e al 100% quando vi sono tre o più figli.