Ad alcune categorie di lavoratori spetta la cassa integrazione e specificatamente serve sapere a quali e a quanto ammonta lo stipendio. Il pagamento della prestazione economica da parte dell’Inps avverrà ad aprile in concomitanza con l’emergenza coronavirus? E in caso affermativo, in quale percentuale, quando viene pagata, fino a quando ed effettivamente l’importo spettante sarà anticipato dalle banche?
I destinatari
Nel novero dei beneficiari rientrano di diritto i lavoratori in possesso di un contratto di lavoro da dipendenti e agli apprendisti. Questi ultimi potranno godere del cosiddetto “trattamento di integrazione salariale” solo nella misura in cui abbiano svolto attività lavorativa per almeno 3 mesi. Sono proprio operai, impiegati e apprendisti che si chiedono a quanto ammonta la cassa integrazione e a quali lavoratori spetta.
L’ammortizzatore sociale erogato alle imprese offre sostegno economico in momenti particolari in cui si affrontano situazioni finanziarie critiche e inedite. Consente alle aziende fiaccate dall’abbattersi di dissesti economici di rifiatare tramite la sospensione temporanea dei costi della manodopera.
L’assunzione di ogni singolo lavoratore esercita una pressione economica non trascurabile sul bilancio aziendale. Nei periodi di scarsa o mancata produttività il peso degli stipendi da assicurare risulta talmente oneroso da inficiare pesantemente la resistenza delle imprese.
A quanto ammonta la cassa integrazione e a quali lavoratori spetta
In periodi di recessione economica arrivano come pioggia battente all’Inps le richieste dei lavoratori che sperano di vedersi riconosciuto il diritto alla retribuzione. La cassa integrazione ordinaria prevede un riconoscimento economico pari all’80% del consueto stipendio corrisposto al lavoratore. A tale percentuale occorre detrarre il 5,84% dell’aliquota contributiva che grava sugli apprendisti.
Il lavoratore che intenda calcolare l’importo della cassa integrazione deve prendere come riferimento l’ammontare lordo del proprio stipendio mensile. A questo dovrà applicare la percentuale dell’80%. Secondo quanto statuito dall’articolo 26 della legge 41/1986, per stipendi superiori a 2.159,48 euro l’importo dell’integrazione corrisponde a 1.129,66 euro. Nel caso di retribuzioni lavorative al di sotto della soglia dei 2.159,48 euro, la cassa integrazione prevede l’erogazione di 939,89 euro.