Un argomento tipicamente maschile, la prostata, con le sue infiammazioni e il suo rischio di ammalarsi. Stando ai dati di settore, oltre sei milioni di italiani soffrono di problemi vari alla prostata. Tra questi, almeno il 30% ignora di averli. A quale età dobbiamo cominciare ad assumere gli integratori per la prostata per mantenerla attiva? Questo importante organo maschile è infatti soggetto all’invecchiamento in maniera proporzionale al resto dell’organismo. Ma più cura ce ne prendiamo e maggiori saranno le possibilità di mantenerlo in salute. Vediamo in questo articolo dei nostri Esperti come prevenire le malattie della prostata e cosa assumere.
Quali sono i migliori integratori naturali
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Anche se parliamo di integratori naturali, quindi non medicinali con prescrizione e ricetta, prima di assumerli è sempre meglio consultare il nostro dottore, o, almeno il farmacista. Troviamo in commercio diversi integratori di vari prezzi e di varie case produttrici. Quasi tutti hanno due ingredienti principali:
- l’olio di semi di zucca;
- la serenoa repens, una pianta benefica, conosciuta da secoli in questo ambito e, per l’approfondimento della quale rimandiamo nell’articolo in coda.
Compito di entrambi è quello di mantenere una corretta attività della prostata, permettendo alle vie urinarie di funzionare correttamente.
Il mirtillo rosso alleato della prostata a tutte le età
A quale età dobbiamo cominciare ad assumere gli integratori per la prostata, senza comunque preoccuparci? Solitamente, il confine che segna l’inizio di possibili problemi alla prostata è quello dei 50 anni. Dipende poi anche molto da eventuali fattori ereditari generazionali e dalla vita che facciamo. Una dieta equilibrata e tanta attività fisica sono perfette alleate della nostra prostata. In ogni caso, possiamo assumere il succo di mirtillo rosso concentrato, o, il frutto stesso, a difesa di questo organo.
Questo frutto di bosco è un antiossidante eccezionale che, grazie alle vitamine e allo zinco, difende le cellule dall’ossidazione. La sua azione si svolge intervenendo sul corretto bilanciamento di azoto e ossigeno nel sangue. Permettendo così alla circolazione di continuare la sua attività correttamente e attivamente. Consideriamo che lo zinco, poi, permette il regolare equilibrio del testosterone, controllandone livelli e produzione.
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