La prima seduta dopo la pausa natalizia ha visto un evento abbastanza particolare. Infatti, a Piazza Affari scendono le utilities con l’indice di settore che è stato tra i peggiori di giornata. Ma se a Piazza Affari scendono le utilities, sono IREN e HERA che guidano i ribassi. In ogni caso la performance è stata negativa, ma non troppo. Nel peggiore dei casi, infatti, la discesa è stata di poco superiore all’1%.
Sorprendere il ribasso di IREN che da inizio anno sale di circa il 40%: le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
Le azioni IREN (MIL:IRE) hanno chiuso la seduta del 27 dicembre a quota 1,989 € in ribasso del 1,24% rispetto alla seduta precedente.
È già da qualche seduta che le quotazioni di IREN stanno dando segnali di debolezza. Tutti gli indicatori, infatti, sono impostati al ribasso e, cosa ancora più preoccupante, la forza relativa del titolo, dopo mesi, è ritornata a essere inferiore a quella del Ftse Mib. Uno scenario ideale per i ribassisti per affondare il colpo decisivo.
Tuttavia, guardando bene la chiusura del 27 dicembre, i rialzisti possono trarre un sospiro di sollievo. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni di IREN hanno chiuso sopra l’importantissima resistenza in area 1,987 €. Per soli due millesimi di euro, ma le quotazioni sono riuscite a tenere l’importante supporto.
A questo punto le prossime sedute potrebbero essere decisive. La mancata tenuta del supporto, infatti, potrebbe favorire un’accelerazione al ribasso secondo lo scenario indicato in figura. In caso contrario si potrebbe ipotizzare una ripartenza al rialzo. Una conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera superiore a 2,075 €.
Per era un anno in linea con l’andamento medio del Ftse Mib: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo HERA (MIL:HER) ha chiuso la seduta del 27 dicembre a quota 2,982 €, in ribasso dello 0,93% rispetto alla seduta precedente.
Per il momento il rialzo in corso non è in pericolo e potrebbe continuare secondo lo scenario mostrato in figura. Solo una chiusura giornaliera inferiore a 2,896 € potrebbe favorire una ripresa del ribasso.
Articoli che potrebbero essere di interesse
Ultimi giorni per i mercati del 2023: uno sguardo al breve e lungo termine