La nuova settimana della Borsa non si apre sotto i migliori auspici. La seduta di venerdì è stata pesante per le Borse europee che hanno accusato forti ribassi. La paura di un rialzo generalizzato dei tassi d’interesse in USA e nella UE ha scatenato le vendite. Questi aumenti del costo del denaro potrebbero frenare ulteriormente la crescita già in fase di rallentamento.
Piazza Affari venerdì si è fermata a ridosso di un supporto molto importante. Ecco cosa potrebbe accadere nella seduta di oggi e nelle prossime giornate.
Inflazione e guerra sono i due fattori che possono spingere le economie verso la stagflazione. Chris Hussey, managing director di Goldman Sachs in una intervista della scorsa settimana ha espresso questa preoccupazione. Lo stesso Governatore della Banca d’Italia, Vincenzo Visco, ha messo in guardia dalle possibili ricadute della guerra sull’economia. Per Visco gli eventi in Ucraina stanno creando impatti fortemente negativi sull’economia mondiale.
Nella seduta di venerdì molte delle Borse europee hanno chiuso con ribassi vicini al 2%. L’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso con un calo di oltre il 2,2%. Tra i titoli che compongono l’indice, solo uno ha chiuso in positivo. Le dichiarazioni di Jerome Powell, presidente della FED, hanno scatenato le vendite. Powell ha ipotizzato un possibile rialzo dei tassi di mezzo punto nella prossima riunione della Banca centrale americana a maggio. Inoltre il Presidente FED non ha escluso interventi simili nelle riunioni successive.
A Piazza Affari l’uscita dei prezzi da questa figura potrebbe dirci in che direzione andranno i prezzi nelle successive sedute
La Borsa di Milano venerdì si è allineata alla chiusura negativa delle altre Piazze europee. Piazza Affari ha chiuso la seduta con un calo del 2,1%. L’indice maggiore di Piazza Affari ha chiuso a 24.279 punti. Da un punto di vista operativo, nella negatività del calo, l’aspetto positivo è la chiusura dell’indice sopra l’importante supporto a 24.200 punti. La tenuta di questo supporto per la seduta di oggi e per le prossime è molto importante. Teoricamente, una discesa dei prezzi sotto questa soglia potrebbe portare l’indice fino al supporto successivo in area 23.800 punti. Una ulteriore discesa potrebbe portare i prezzi a 23.595 punti. Qui il Ftse Mib chiuderebbe un gap che è stato aperto nella seduta del 16 marzo.
Da due settimane i prezzi dell’indice sono ingabbiati in una sorta di rettangolo. Questo si mostra chiaramente osservando il grafico a barre del Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) su base giornaliera. Il lato inferiore del rettangolo è appunto il supporto a 24.200 punti, mentre il lato superiore passa per quota 25.000 punti. A Piazza Affari l’uscita dei prezzi da questa figura potrebbe indicare la tendenza delle successive sedute. Se una violazione del lato inferiore farà accelerare i prezzi al ribasso, probabilmente il superamento dei 25.000 punti spingerà in alto il Ftse Mib. Fin dove? Probabilmente il primo target sarà a quota 25.500 punti. Il target successivo potrebbe essere 25.920 punti. A questo livello i prezzi chiuderebbero il gap ribassista aperto nella seduta del 24 febbraio, il giorno dello scoppio della guerra.
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