Prendere la tredicesima mensilità ormai è una abitudine per lavoratori e pensionati. Si tratta di un diritto ormai fisso ed imprescindibile per ogni lavoratore dipendente. Non ci sono particolari differenze tra CCNL, perché in genere con la mensilità di dicembre i lavoratori ricevono la cosiddetta gratifica natalizia. Ma occorre capire bene come funziona la mensilità aggiuntiva, dal momento che solo i più attenti si rendono conto che contrariamente a quello che si crede, la tredicesima non raddoppia lo stipendio ma è inferiore a quest’ultimo.
Perché è inferiore e come si arriva al calcolo della tredicesima? Ecco una guida per trovarsi pronti con lo stipendio del mese di dicembre.
Come calcolare la quota spettante
Indice dei contenuti
Sta arrivando il momento di prendere lo stipendio di dicembre, con la solita gradita sorpresa. A Natale il regalo della tredicesima per molti lavoratori è una specie di toccasana. Soprattutto oggi che con la grave crisi economica gli analisti sostengono che molti italiani ridurranno le spese anche per il pranzo natalizio. La tredicesima è un diritto di ogni lavoratore e si matura ogni anno in base ai mesi di lavoro svolti. Parliamo di anno solare e non di anno lavorativo naturalmente. La tredicesima di dicembre matura nel periodo che va da gennaio allo stesso dicembre dell’anno in cui si prende la mensilità aggiuntiva.
Si chiama gratifica natalizia perché l’incasso cade proprio nel mese dedicato alle festività. Per il 2022 la tredicesima spetta per intero a chi ha lavorato ininterrottamente da gennaio a dicembre. Nel caso di cambio datore di lavoro, la tredicesima spettante per il primo lavoro dell’anno, è stata liquidata senza dubbio con l’ultima busta paga del primo datore di lavoro, quella comprensiva del TFR per esempio. Il secondo datore di lavoro eroga la tredicesima a dicembre solo in base ai mesi lavorati con lui. Quindi, per una assunzione iniziata a luglio 2022, al lavoratore spetterà la tredicesima relativa ai mesi che vanno da luglio a dicembre, cioè per soli 6 mesi. Per capirne l’ammontare, la tredicesima spettante per l’intero anno va divisa per 12 e moltiplicata per i mesi di lavoro svolti.
A Natale il regalo della tredicesima per molti italiani
Ma per calcolare la tredicesima occorre anche fare i conti con una tassazione che per la mensilità aggiuntiva è superiore a quella dello stipendio mensile. La tredicesima si calcola partendo dalla retribuzione globale di fatto che il lavoratore ha percepito nell’anno di riferimento. Quindi si tiene conto di tutte le voci della busta paga, ed equivale ad 1/12 di questa somma. Ma essendo una mensilità aggiuntiva, non prevede l’applicazione delle detrazioni per lavoro dipendente.
In pratica l’IRPEF e le addizionali dovute sulla tredicesima sono lorde. Le detrazioni per lavoro dipendente si applicano su 12 mesi di lavoro all’anno e quindi su 365 giorni di lavoro sempre annui. Non rientrando nel calcolo di questi giorni di lavoro annui la tredicesima è sempre più bassa dello stipendio percepito.