Spesso nell’orto bisogna giocare d’anticipo: se seminiamo adesso alcune verdure, ci godremo un ottimo raccolto in autunno. Dunque, c’è un po’ da pazientare, ma i nostri sforzi saranno ricompensati quando faremo il pieno di sostanze che potrebbero aiutare contro la pressione alta e il colesterolo in eccesso. Vediamo dunque qual è l’ortaggio da piantare adesso.
Un ortaggio buono per il palato e la salute
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A maggio fervono i lavori nell’orto: è il momento di seminare pomodori, cetrioli, carote, zucchine e frutti, ricchissimi di antiossidanti e carotenoidi. Un altro ortaggio da non trascurare è il porro. Quest’ultimo è simile all’aglio e alla cipolla, non solo per il sapore, ma anche per le proprietà benefiche. Proprio come l’aglio, infatti, il porro contiene delle molecole antiossidanti che si trasformano in allicina. Tale sostanza, secondo gli esperti, potrebbe aiutare a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e la pressione del sangue, oltre che a evitare la formazione di pericolosi coaguli nei vasi sanguigni.
Inoltre, il porro contiene fibre, minerali (potassio, fosforo, calcio, magnesio, etc.) e vitamine (A, C, E, gruppo B e K). Si tratta dunque di un ortaggio prezioso per la salute e utile per dare sapore a ricette gustose e leggere. Ma come lo si coltiva?
A fine maggio corriamo a seminare questa verdura che potrebbe abbassare pressione e colesterolo e regalare un abbondante raccolto autunnale
Chi è rimasto stupito dalle proprietà dei porri vorrà sicuramente coltivarli nel proprio orto. Per fortuna non è troppo tardi: esistono varietà invernali di porro che si possono seminare fino alla fine di maggio o all’inizio di giugno. Bisogna però armarsi di pazienza: infatti l’ortaggio è pronto per la raccolta dopo quattro o sei mesi dalla semina. Già solo per veder spuntare i germogli dovremo aspettare fino a tre settimane. Insomma, se vogliamo goderci il raccolto in autunno, a fine maggio corriamo a seminare questa pianta. Ma come?
Per coltivare i porri dobbiamo innanzitutto lavorare il terreno, in modo da renderlo più soffice. Sarebbe una buona idea anche aggiungere del compost nel suolo. Basterà poi interrare i semini a una profondità davvero minima (circa mezzo centimetro), lasciando 15 cm di spazio fra le piante e 30 cm tra le file. A questo punto non resta molto da fare: il porro è piuttosto resistente e si adatta bene a tutti i climi. È importante, tuttavia, non dimenticarsi la rincalzatura.
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