Tra il requisito dell’età, e quello dei contributi previdenziali versati, andare in pensione in Italia rispetto al passato è sempre più difficile. Con la conseguenza che molto spesso i lavoratori aspettano di compiere i 67 anni di età. Ovverosia, quelli che sono necessari per accedere alla pensione INPS di vecchiaia. Tuttavia, pure per la pensione di vecchiaia c’è il requisito contributivo da rispettare.
Che corrisponde ad almeno 20 anni di contributi versati. E spesso c’è chi, per poco, non ci arriva. O comunque rischia di non arrivarci. In tal caso, pensandoci in tempo, l’INPS può permettere di arrivare all’agognata pensione. Pure attraverso il versamento dei cosiddetti contributi previdenziali volontari. Vediamo allora di cosa si tratta. E, soprattutto, come funzionano.
A cosa servono i contributi INPS volontari e quando sono convenienti
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Nel dettaglio, i contributi INPS volontari possono essere versati dai lavoratori. Precisamente, da quelli che hanno interrotto o cessato l’attività lavorativa. I contributi volontari, in particolare, sono utili sia per la maturazione del diritto alla pensione. Sia per rafforzare ulteriormente i requisiti pensionistici. E questo al fine di ottenere poi un assegno INPS mensile di importo più elevato.
In più, riguardo a cosa servono i contributi INPS volontari, c’è anche da dire che questi possono essere utili per l’accesso non solo alle pensioni dirette. Ma anche a quelle indirette. Quindi non solo per le pensioni di vecchiaia e di anzianità. Ma anche per le pensioni ai superstiti e per le pensioni di reversibilità. Nonché per gli assegni ordinari di invalidità e di inabilità.
Come presentare la domanda per l’accesso alla contribuzione INPS volontaria
Trattandosi di un’operazione che è a titolo oneroso, il versamento dei contributi previdenziali volontari in genere conviene quando? Nella fattispecie, quando mancano pochissimi anni alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione INPS. Inoltre, il versamento dei contributi volontari avviene su autorizzazione.
Ovverosia presentando domanda all’INPS anche online. Accedendo, con le proprie credenziali, al servizio web dedicato. Nel rispetto dei requisiti previsti, possono accedere alla contribuzione volontaria non solo i lavoratori dipendenti. Ma anche i lavoratori autonomi. E lo stesso dicasi, attraverso il Fondo Casalinghe, per coloro che in casa si occupano esclusivamente di lavori di cura non retribuiti. Istituito in data 1 gennaio del 1997, il Fondo INPS Casalinghe è ad iscrizione volontaria. Per chi, nel rispetto dei requisiti previsti, ha un’età compresa tra i 16 ed i 65 anni. Pure al Fondo Casalinghe l’iscrizione è inoltre possibile anche in modalità telematica.
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