Non tutti mettono al mondo figli e non tutti, come spesso accade, si sposano o hanno ancora il coniuge in vita al momento del decesso. Può succedere dunque che quando vengono a mancare fratelli e sorelle si possano ereditare i beni che hanno accumulato negli anni. In particolare si potrà beneficiare del patrimonio del defunto soprattutto in assenza di figli che avrebbe diritto ad acquisire la titolarità dei beni. Pertanto, qualora dovessero morire, ci si chiede a chi spetta l’eredità di un fratello o di una sorella senza figli. In simili circostanze chi sarebbero gli eredi legittimari e su quali quote ereditarie potrebbero accampare legittime pretese?
Altrettanto interessante risulta capire “Quali beni rientrano nell’eredità quando si apre la successione?”. Ciò soprattutto perché potrebbe anche verificarsi la circostanza secondo cui, prima ancora del decesso, il de cuius effettui una donazione a vantaggio di qualcuno. Torna pertanto utile capire a chi spetta l’eredità di un fratello o di una sorella senza figli e quali sono le disposizioni legislative in merito. Ed è necessario anzitutto sapere se esistono delle specifiche volontà testamentarie, se cioè si dispone o meno di un testamento all’apertura della successione. Non sempre infatti prima del decesso il titolare dei beni esprime le proprie intenzioni in relazione alla divisione e alla destinazione del patrimonio che lascia.
A chi spetta l’eredità di un fratello o di una sorella senza figli?
Nel caso in cui il fratello o la sorella abbiano redatto il testamento è assai probabile che la quota disponibile vada a qualcuno particolarmente caro al defunto. Pur tuttavia si tratta esclusivamente della parte di eredità di cui il titolare può disporre con assoluta libertà a prescindere da legami di parentela e altri possibili vincoli. La parte di eredità che invece non rientra nella legittima spetta di diritto agli eredi che sono il coniuge e gli ascendenti.
Il coniuge superstite, se non sono più in vita gli ascendenti, diventa proprietario di ½ del patrimonio. A ciò si aggiunge il diritto di abitazione nella casa coniugale secondo quanto statuisce l’articolo 540 del codice civile. Se invece sono ancora in vita gli ascendenti ad essi spetta una quota ereditaria pari a ¼ e al coniuge ½. In assenza di coniuge invece gli ascendenti hanno diritto ad 1/3 dei beni, mentre il de cuius può decidere liberamente a chi destinare i 2/3 del proprio patrimonio.
Ma a chi spetta l’eredità di un fratello o di una sorella senza figli e senza ascendenti? In tal caso, il titolare dei beni ha facoltà di donare l’eredità a chi meglio crede perché la quota disponibile corrisponde all’intero suo patrimonio.