A chi spetta l’80% e il 100% della pensione di reversibilità? Quando si ha diritto all’importo più alto e in quali circostanze la percentuale dell’assegno pensionistico si riduce? Il trattamento previdenziale che l’Inps assicura ai superstiti potrebbe subire dei tagli quando si verificano determinate condizioni. L’eventuale presenza di figli minorenni all’interno del nucleo familiare implica già una variazione della percentuale che spetta al beneficiario. Allo stesso modo, una soglia di reddito elevata comporta la riduzione drastica dell’ammontare dell’assegno mensile.
Nell’articolo “Se il coniuge lavora ha diritto alla pensione di reversibilità?” il lettore può reperire informazioni sulla quota che l’Inps eroga. In riferimento ai redditi che il richiedente dichiara l’Ente previdenziale calcola difatti l’importo cui ha diritto il coniuge superstite. Vediamo pertanto a chi spetta l’80% e il 100% della pensione di reversibilità e quali sono gli eventuali margini di perdita sul rateo mensile.
A chi spetta l’80% e il 100% della pensione di reversibilità?
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Ad un mese di distanza dal decesso del pensionato i superstiti iniziano a percepire l’assegno di reversibilità. L’importo del trattamento previdenziale varia a seconda della fascia di reddito di appartenenza e della composizione del nucleo familiare. Il coniuge che non ha figli non ha diritto all’importo pieno perché non ha figli fiscalmente a carico. Spetta invece l’80% della pensione al coniuge superstite che provvede al mantenimento di un figlio.
Per conoscere le percentuali che spettano ai familiari superstiti occorre fare riferimento alla Legge Dini n. 335/95. Secondo il dettato legislativo, hanno diritto all’80% del rateo pensionistico anche i figli senza coniuge. Il riconoscimento di tale percentuale spetta solo nel caso in cui siano due i figli facenti parte del nucleo familiare.
L’Inps corrisponde infine il 100% dell’assegno in due specifiche circostanze. Percepisce l’importo pieno senza subire alcun taglio il coniuge superstite che ha 2 o più figli a carico. Allo stesso modo spetta il 100% del rateo pensionistico ai nuclei familiari senza coniuge in cui vi siano 3 o più figli.