Dal 1 gennaio 2023 entra in vigore la nuova Quota 103, la misura che andrà a prendere il posto della Quota 102 in scadenza a fine dicembre. E anche se è una sorta di Quota 41 per tutti, si tratta di una misura che impone molti vincoli e paletti e potrebbe non convenire. Nei prossimi paragrafi faremo un’analisi dei profili a cui l’anticipo non conviene. E i casi in cui conviene attendere di raggiungere i 41 anni e 10 mesi di contributi o 42 anni e 10 mesi di contributi.
Subito dopo Natale e Capodanno arriveranno le novità contenute nella Legge di Bilancio, ed entreranno in vigore. Senza ombra di dubbio, dai lavoratori, la più attesa è la Quota 103, la misura che dal 2023 prenderà il posto della Quota 102. Richiederà 62 anni di età e 41 anni di contributi e sarà sfruttabile solo per il prossimo anno, perché si tratta di una misura temporanea. Ma c’è anche a chi non conviene la nuova pensione a 62 anni, scopriamo perché.
Una misura che potrebbe non essere conveniente
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Una Quota 103 che è una sorta di Quota 41 con paletto anagrafico fissato a 62 anni. E questo è piaciuto alle parti sociali. E anche a molti lavoratori che non si sono resi conto che la misura potrebbe non essere proprio ottimale per tutti.
Eredita vincoli e divieti di Quota 100 e Quota 102, ma ne aggiunge anche di nuovi rendendo, per alcuna, questa tipologia di pensionamenti poco convenienti.
Per i dipendenti pubblici va meditata, e anche per le donne
Prendiamo un primo esempio. Per i dipendenti pubblici comporta un grande sacrificio: il TFS, che in caso di pensione anticipata arriva dopo 27 mesi, richiede un’attesa molto più lunga. Coloro che scelgono la Quota 103 devono mettere in conto che devono attendere almeno 6 anni per il TFS. Un attesa non certo breve soprattutto se si attende la buonuscita per godersi qualche sfizio, come un viaggio o una crociera.
La scelta di questo pensionamento, a nostro avviso va meditata anche per le donne. Vanno in pensione, rispetto all’anticipata ordinaria, solo 10 mesi prima, ma hanno il divieto di lavorare fino al compimento dei 67 anni. E non si sa in 5 anni che occasioni potrebbero capitare.
A chi non conviene la nuova pensione a 62 anni
La decisione va ponderata anche per chi vuole lavorare dopo la pensione. La Quota 103 lo vieta se non per il lavoro autonomo occasionale entro i 5.000 euro. E potrebbe non bastare l’assegno che si percepisce. E i 5 anni di divieto sono molto lungi.
In ultimo dovrebbero riflettere anche coloro che avranno diritto ad una pensione molto alta. Perché la nuova misura per chi avrà una pensione lorda più alta di 2.625 euro mensili pone un limite all’assegno. Proprio di questo importo. E chi accede a 62 anni avrà l’importo limitato per ben 5 anni. E a questo punto non conviene attendere l’anticipata ordinaria?