Alla morte di una persona i suoi beni passano di mano agli eredi. E si tratta di una delle materie più difficili da trattare in ambito ereditario, perfino più complicata delle regole per la pensione di reversibilità o per la pensione indiretta. Infatti la Legge stabilisce le regole con cui i beni mobili ed immobili di in defunto debbano essere divisi tra gli eredi. Naturalmente molto conta anche la volontà del defunto, ma solo in presenza di testamento. In assenza di pre-morienti volontà del defunto, ci pensa la Legge. Ma ci sono casi che vanno approfonditi inevitabilmente. Perché alla morte di una persona coniugata, magari con figli, l’eredità è di facile impostazione, perché nel beni del defunto subentrano come normativa vuole, il coniuge ed i discendenti, cioè i figli. Ma se il deceduto è un single, come può essere l’anziano zio mai sposato, chi eredita? Le regole distinguono tra eredi legittimi e legittimari, e tra parenti e parenti. In casi estremi ad ereditare può essere addirittura lo Stato.
A chi lascia l’eredità uno zio senza moglie e figli
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Se a morire è un padre di famiglia, magari con coniuge e figli superstiti, le regole sull’eredità sono chiare e lampanti. La Legge stabilisce come debba essere ripartita l’eredità tra gli eredi legittimi, che sono quelli chiamati dalla Legge ad ereditare, a prescindere dalla presenza o meno di un testamento. I legittimi sono, in ordine di priorità:
- coniuge;
- figli;
- genitori;
- fratelli e le sorelle;
- altri parenti entro il sesto grado;
- lo Stato.
Ma per i primi due, cioè per coniuge superstite e figli superstiti, si parla anche di legittimari. Una definizione che sta ad indicare eredi che subentrerebbero nel lascito anche se c’è un testamento. Infatti figli e coniugi non possono essere completamente esclusi da una eredità, salvo casi particolari.
E quando mancano coniuge e figli chi eredita?
Disbrigo facile delle beghe ereditarie in presenza di coniuge e figli quindi. Se solo il coniuge è superstite, tutta l’eredità spetta a lui. Con coniuge e figli presenti, l’eredità è ripartita tra loro, al 50% se c’è un solo figlio oltre al coniuge, o 1/3 al coniuge e 2/3 a tutti i figli se più di due. Se dal matrimonio non sono usciti figli, l’eredità spetta per 2/3 al coniuge superstite e per 1/3 ai genitori (o ai fratelli e sorelle in assenza di genitori). Le casistiche sono davvero tante, soprattutto in assenza di coniuge o figli. In questo caso si parla di eredità di un single. Se il defunto non ha figli o coniuge, l’eredità spetta agli altri parenti, anche in questo caso in un ordine prestabilito proprio dalla normativa vigente che è il seguente:
- genitori;
- fratelli e sorelle;
- parenti entro il sesto grado;
- Stato.
Se sono viventi tanto i genitori che i fratelli e le sorelle, l’eredità è divisa al 50% per ciascuna di queste categorie di parenti. Ecco quindi a chi lascia l’eredità uno zio per esempio, se quest’ultimo non aveva eredi legittimi come prima detto.