Salvo ulteriori rimandi e/o colpi di scena, a inizio della prossima settimana dovrebbe essere approvato il Decreto Sostegno. Ora, secondo autorevoli voci sembra che la manovra potrebbe contenere quattro rate (e non due) del reddito di emergenza (REM). Ovviamente dovremo attendere l’ufficialità della manovra per la certezza di quanto si vocifera.
Se tali attese fossero confermate, ai percettori del REM potrebbero giungere in teoria fino a 3.200 euro spalmati su 4 rate. Ma sempre a patto che anche alla prossima manovra non venisse mutate le vecchie condizioni per l’accesso a tale forma di sostegno.
Fatte queste doverose premesse (tutte da verificare), ci chiediamo: a chi conviene passare dal reddito di cittadinanza al reddito di emergenza?
I punti fermi del RDC e del REM
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Procediamo illustrando anzitutto i punti fermi delle due misure e da cui non si sfugge.
Il primo e più elementare punto è quello per cui le due misure sono incompatibili. Cioè chi beneficia di uno dei due sostegni non può avanzare la domanda per l’altro.
In secondo luogo va ricordato che il reddito di cittadinanza (RDC) è una misura più strutturale. Dura infatti 18 mesi rinnovabili alla scadenza. Di contro invece il REM nasce in piena pandemia da Covid per dare una risposta urgente e immediata alle famiglie in crisi. Ma si tratta di rate pro-tempore, che dipendono dai rinnovi del legislatore. Il parametro temporale è pertanto cruciale per sbrogliare i dubbi.
Il terzo punto da analizzare riguarda gli importi dei due sostegni. Cioè si tratta di mettere a confronto la ricarica certa di chi già percepisce il RDC con le potenziali 4 rate del REM.
Infine, un requisito del REM rimandava direttamente al reddito, che doveva risultare inferiore ai 15mila euro annui. In caso di riconferma del parametro anche per il futuro, occorrerà essere certi di rispettarlo. Cioè mentre le somme del RDC non fanno ISEE ai fini dello stesso RDC, esse invece fanno reddito per altre erogazioni. E sarebbe questo il caso dell’ipotetico passaggio al REM.
Dunque, a chi conviene passare dal reddito di cittadinanza al reddito di emergenza
Ora, alla luce di tutte queste considerazioni è evidente come non esistono risposte fisse o standard per tutti. Ogni caso va infatti trattato singolarmente e messi sul piatto tutti i pro e tutti i contro.
In linea di principio si può dire che la potenziale convenienza nel cambio potrebbe essere per chi oggi percepisce pochissimo di RDC. Tuttavia, una simile decisione richiede necessariamente prima la rinuncia al RDC. Il vecchio Decreto infatti diceva che al momento della domanda del REM non bisognava risultare percettori del RDC. Nell’articolo di cui qui il link abbiamo visto come fare tale rinuncia.
Dunque, si tratta di dubbi legittimi ma che prima di metterli in pratica è bene attendere l’approvazione del Decreto Sostegno. Poi comprendere se ci sono state o meno modifiche tra i requisiti di accesso al REM. Infine, l’aspetto più importante, capire se vi sia o meno la convenienza del sostegno economico dato da tale passaggio.
Ecco dunque illustrato a chi conviene passare dal reddito di cittadinanza al reddito di emergenza.