A chi apparteneva il caffè Paulista, cosa succedeva durante il Carosello e come sta riconquistando i mercati oggi

Caffè Paulista-Foto da imagoeconomica

Era uno dei marchi che affascinavano i bambini negli anni 60 e 70 anche se loro non potevano bere il caffè. Il fascino derivava anche dal fatto che nelle pubblicità dell’epoca c’era un mistero che pochi conoscevano. Dietro al marchio invece c’era un’idea di marketing tra le più geniali di sempre. Ora il caffè Paulista prova a ritornare.

Il Carosello era un programma televisivo pubblicitario che veniva trasmesso dalla Rai a partire dal 1957 e fino al 1977. Andava in onda ogni giorno e all’interno del contenitore venivano proposti sketch comici e leggeri che erano seguiti da messaggi pubblicitari. Queste scenette non potevano invece avere un messaggio pubblicitario, i secondi dedicati alla pubblicità erano pochi e non si poteva sgarrare.

Emilio Lavazza che aveva lanciato il suo marchio nel 1955, inventò nel 1958 il personaggio Paulista. Era un cono bianco con sombrero e grandi baffi. Ma non poteva apparire durante il Carosello perché il personaggio dal 1961 aveva iniziato a indentificarsi con il caffè Paulista della Lavazza. Venne quindi creato il personaggio del Caballero Misterioso, un cono di gesso bianco con ampio cappello, cinturone e pistola che partecipava alle scenette del Carosello. Solo alla fine si trasformava in Paulista. Il trucco venne accettato dalla direzione Rai e i personaggi, così come il marchio Paulista, acquistarono grande popolarità.

Marchio riconoscibile

A chi apparteneva il caffè Paulista? Il marchio era ed è tutt’ora della Lavazza. Ha compiuto 60 anni l’iconico single origin nato nel 1961 in seguito alla collaborazione tra Lavazza e Istituto Brasileiro do Café. Il volto del gringo con i baffoni che sorride beffardo, la tazza fumante con la striscia colorata di giallo, arancione e rosso a ricordare i colori sudamericani. Lo slogan Amigos, che sabor! Tutto questo era il Gran Café Paulista, 100% selezione arabica brasiliana.

Il caffè ora è stato riproposto dalla Lavazza e per chi era bambino all’epoca si tratta di un vero tuffo nel passato. Il segreto per riconquistare i mercati è quello di ispirarsi alla tradizionale tostatura del 1961 per ottenere un gusto delicato ma con tecniche più avanzate. Si tratta quindi di un prodotto pregiato che va a coprire una categoria di prezzo media. Il costo è di 28 euro al chilo quindi una confezione da 250 grammi è in vendita al prezzo di 6,99 euro.

A chi apparteneva il caffè Paulista e quel si pensa possa essere il suo futuro

Il caffè Paulista era già famoso prima che la televisione lo consacrasse nel 1964. Alla fine degli anni 50 infatti si potevano vedere in strada i cartelloni pubblicitari di Paulista o Caballero che dir si voglia. Nei negozi la confezione spiccava sulle altre, nei giornali conquistava l’immaginazione di grandi e piccini.

Ora gli obiettivi sono gli stessi, conquistare il pubblico giovane e recuperare i nostalgici del caffè di qualità. Il prodotto viene distribuito anche nei bar ed è possibile assaporare il suo particolare aroma quando facciamo colazione fuori casa. La Lavazza ha previsto inoltre la divulgazione di materiali, attrezzature e strumenti comunicativi nei punti vendita che rilancino il marchio passato in secondo piano a partire dalla fine degli anni 80. Un traguardo ambizioso quello della Lavazza, un piacere per chi è affezionato ai ricordi e ai sapori di un tempo.

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