Non tutti i lavoratori hanno alle spalle una lunga storia contributiva e pur tuttavia desiderano abbandonare la professione. Per poterlo fare si chiedono a che età si può andare in pensione con 35 anni di contributi INPS. Allo stesso modo si chiedono se anticipare l’uscita dal mondo del lavoro potrà determinare una perdita economica. Bisogna pertanto valutare quanto verrebbe a costare in termini di riduzione dell’assegno previdenziale andare in pensione prima dell’età pensionabile. Se i tagli al rateo mensile dovessero essere sensibili forse ad alcuni contribuenti converrebbe valutare alternative più vantaggiose rispetto al prepensionamento.
Meglio quindi conoscere per tempo quale potrebbe essere l’importo spettante quando si ha un’anzianità contributiva inferiore ai 40 anni. Prima ancora di verificare a che età si può andare in pensione con 35 anni di contributi INPS è necessario considerare le eventuali perdite. A tal fine rimandiamo il Lettore all’articolo “Quanto si percepisce di pensione con 35 anni di contributi”. In tal modo prima di optare per il pensionamento sarà possibile compiere una scelta consapevole e soprattutto economicamente vantaggiosa.
A che età si può andare in pensione con 35 anni di contributi INPS?
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Hanno diritto all’anticipo pensionistico anzitutto i contribuenti che svolgono lavori usuranti e turni di notte. Nello specifico può anticipare l’accesso al trattamento previdenziale chi accumula almeno 7 anni di lavoro notturno e 6 ore di servizio a notte. Fino al 31 dicembre 2026 chi svolge attività usuranti può richiedere il pensionamento all’età di 61 anni e 7 mesi con una copertura contributiva di 35 anni. La possibilità del prepensionamento spetta anche alle lavoratrici che scelgono il canale di pensionamento di Opzione Donna.
A parità di montante assicurativa, ovvero con 35 anni di contribuzione, le donne possono anticipare la pensione di qualche anno. In particolare, le lavoratrici dipendenti a 58 anni con una finestra di 12 mesi, quelle autonome a 59 con finestra di 18 mesi. Di conseguenza sia le contribuenti autonome che dipendenti percepiranno i primi ratei pensionistici a 59 o 60 anni.