Tanti i preparativi per l’inizio dell’anno nuovo, tra cui la scelta del menù per la cena del 31 dicembre e il pranzo di Capodanno. Se alla vigilia a regnare sulla tavola sarà il pesce ad eccezione di zampone e cotechino, il 1 gennaio protagonista è l’arrosto. Per fare un figurone con gli ospiti dobbiamo scegliere però una ricetta prelibata e gustosa, come quella che stiamo per presentare. Sarà una delizia per il palato e secondo la tradizione dovrebbe attrarre anche la buona sorte.
La carne suina, secondo gli antichi costumi, sarebbe simbolo di prosperità. In più ha un sapore delizioso che si presta ad abbinamenti originali e appetitosi. Un classico è combinarla con la frutta, ma invece delle solite mele o prugne possiamo puntare su quella considerata di buon auspicio. La tradizione vuole infatti sia tale quella secca, precisamente alcuni tipi. Sfruttarli come farcitura magari potrebbe dare inizio a un nuovo anno d’oro.
A Capodanno prova il morbido e succoso arrosto di maiale, non te ne pentirai!
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I magici ingredienti propizi sarebbero: noci, mandorle, nocciole, pistacchi, uvetta, datteri e fichi.
Ci serviranno:
- 750 g di uvetta, fichi e datteri;
- 200 g di pistacchi, nocciole, noci e mandorle tritate;
- 1 kg di lonza di maiale, ossia del carré disossato;
- timo;
- rosmarino;
- aglio;
- sale;
- 3 bicchieri di vino Porto;
- olio extravergine di oliva;
- burro;
- miele.
Prendiamo una ciotola e mettiamovi tutta la frutta secca, ricopriamo col Porto e lasciamola macerare per un’oretta o poco meno. Intanto, si dovrà praticare un taglio orizzontale nella lonza con un coltello lungo e ben affilato. Bisogna stare attenti a non tagliare i bordi, qualora fossimo inesperti meglio chiedere al macellaio di fiducia di prepararcelo. Preleviamo la frutta dopo averla sgocciolata e andiamo a riempire il taglio praticato. Prendiamo lo spago per legare l’arrosto. Con due fili attraversiamolo per la lunghezza e annodiamoli bene. Aggiungeremo ulteriori pezzi più corti lungo le parti orizzontali e li fisseremo con un nodo: abbiamo la nostra gabbia.
Inumidiamoci le mani di olio e massaggiamo perbene e completamente il pezzo per ammorbidirlo.
La ricetta per un secondo di carne da leccarsi le dita
Posiamolo in una teglia e poniamolo su un fornello a fuoco alto per farlo rosolare, avendo cura di rigirarlo. Si otterrà così una buona crosticina che sigillerà la carne evitando la fuoriuscita dei succhi, garanzia di morbidezza. Completato questo passaggio, irroriamo l’arrosto col vino in cui abbiamo marinato la frutta, mischiato a qualche cucchiaio di miele. Aggiungiamo uno spicchio di aglio, un rametto di rosmarino e uno di timo, nonché qualche noce di burro che completerà il sughetto. Saliamo la carne e completiamo la cottura in forno a 180 gradi per un’oretta. Controlliamo frequentemente l’arrosto, rigirandolo e inumidendolo con il fondo di cottura.
Qualora si dovesse asciugare, possiamo aggiungere ulteriore ulteriore vino. Per una cottura perfetta possiamo utilizzare un termometro da cucina e accertarci della temperatura al centro dell’arrosto, dovrebbe essere sui 70 gradi. Sforniamo l’arrosto e lasciamolo riposare avvolto nella carta alluminio per qualche minuto. Togliamo lo spago e tagliamo a fette sottili l’arrosto, le bagneremo poi col suo delizioso sughetto prima di servire in tavola. Tutti i commensali vorranno il bis. A Capodanno prova il morbido e succoso arrosto di maiale, il successo è assicurato e magari anche la fortuna.