È proprio vero che i tempi cambiano e soprattutto in meglio. Dopo tanto parlare nei mesi scorsi, sembra che sia giunto il momento per sostituire le password. Come è noto queste non sono altro che un insieme di lettere e simboli utilizzati come codice. Per quanto possano essere molto complesse sono soggette ad essere rubate.
Gli hacker e le password
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Gli hacker su questo non scherzano e cercano sempre di impossessarsi delle parole magiche, con virus, trojan e malware. Permettono loro di fare molte cose, come rubare la nostra identità, ma anche entrare nei nostri conti correnti per svuotarli. In definitiva le password non sono più tanto sicure come potevano sembrare all’inizio.
È vero che noi proteggiamo istintivamente le cose a cui teniamo di più. Ciò anche a causa della presenza dei ladri. Se questi non esistessero, non ci sarebbe motivo di mettere delle serrature alla porta d’ingresso di casa. È proprio così che nasce la chiave, con la quale è possibile aprire ed entrare in casa.
L’uso di password su internet
lo stesso sistema di chiavi esiste anche su Internet. Per ogni applicazione o per ogni servizio a cui si vuole accedere, bisognerebbe identificarsi attraverso un codice o password. Queste si stanno moltiplicando a dismisura, tanto che ogni persona potrebbe averne anche decine. Si può immaginare come a breve le passkey sostituiranno le password, fermando la confusione che può avvenire con il loro utilizzo. Ad esempio, il problema di doverle ricordarle tutte, oltre ai rischi che si corrono.
Uno di questi dipende proprio dall’utilizzare sempre la stessa password o lo stesso stile di formulazione. Cosa che sarebbe per gli hacker veramente un invito a pranzo. Si è visto come in genere gli italiani utilizzino delle password estremamente semplici se non banali. Se si trattasse di un pass a quattro cifre, la successione 1,2,3 e 4 è la più utilizzata. In questo caso non ci vuole un genio per decriptare la password.
Per questo motivo Google ultimamente ha annunciato che stanno per arrivare su Chrome e Android le passkey.
A breve le passkey sostituiranno le password e sarà più semplice
Queste ultime non sono esattamente una successione di numeri e lettere. Si tratta di un tipo di identificazione che parte da un dato biologico, cioè un dato reale. Potrebbe essere l’impronta del dito, oppure l’identificazione facciale. Per fare un confronto con la fotografia, è un po’ come se si ritornasse indietro alla pellicola piuttosto che al sensore elettronico della fotocamera.
Infatti si pensa che gli hacker difficilmente possano rubarci il dito oppure il volto. Purtroppo anche questo non è del tutto impossibile. Il punto debole dell’impronta, a differenza delle password, è proprio la sua unicità. Ognuno ha la sua e unica, non muta nel tempo a meno che non si modifichi chirurgicamente. Meglio allora non farsela rubare.
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