A 56 anni in pensione e con solo 20 anni di contributi con una certificazione dell’INPS

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Le possibilità per andare in pensione sono davvero molte e spesso alcune misure sono poco conosciute e poco utilizzate. Partendo dal dato fisso che è la pensione di vecchiaia ordinaria a 67 anni di età, le alternative alle misure ordinarie ci sono. Ed una di queste alternative è una misura strutturale che non ha scadenza e che può essere sfruttata oggi e domani.

E probabilmente è la misura più favorevole dal punto di vista dell’età pensionabile che oggi è in vigore. Si chiama pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile. Una misura che ha una età di uscita molto bassa ed una carriera contributiva minima da centrare altrettanto bassa.

A 56 anni in pensione e con solo 20 anni di contributi

La misura di cui parliamo oggi è la pensione di vecchiaia anticipata per chi risulta invalido in misura pari ad almeno l’80%. Significa che possono lasciare il lavoro quanti vengono riconosciuti con una riduzione della capacità lavorativa almeno dei 4/5. Le donne possono sfruttare questa misura già a partire dai 56 anni di età. Gli uomini invece possono sfruttarla dai 61 anni.

La decorrenza della prestazione è posticipata di 12 mesi dalla data di maturazione dei due requisiti. Vincolo questo “figlio” del meccanismo della finestra mobile. E per tutti, sia donne che uomini, bastano solo 20 anni di contributi versati. Significa che vale la stessa carriera delle prestazioni ordinarie di vecchiaia. L’unica cosa che rende la misura particolare è l’invalidità, che deve essere specifica e non generica. Una differenza che va meglio approfondita.

Invalidità specifica, di cosa si tratta

Per invalidità generica l’INPS fa riferimento a quella riduzione della capacità lavorativa ed a quella difficoltà persistente a svolgere alcune attività della vita di tutti i giorni di cui è affetto un disabile. Si chiama anche invalidità civile proprio perché generica. Per essere riconosciuti invalidi civili bisogna passare una visita presso la Commissione Medica Invalidi Civili delle ASL.

Ma non è questa l’invalidità che permette un pensionamento anticipato a 56 anni per le donne o a 61 anni per gli uomini. Infatti serve l’invalidità pensionabile o specifica che viene certificata sempre da una commissione medica, ma dell’INPS e non delle ASL. Invalidità specifica significa riduzione delle capacità lavorativa di un invalido, ma per il lavoro che svolge tutti i giorni. Se tale riduzione è certificata in misura non inferiore all’80%, ecco che si aprono le possibilità per le donne di andare a 56 anni in pensione e con solo 20 anni di contributi.

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