È vero che “non è mai troppo tardi”. Però, se a 50 anni ci salta in testa di recuperare l’esercizio fisico che non abbiamo mai fatto, meglio stare attenti. Si può anche fare ma occorre adottare le giuste precauzioni. Questo perché il corpo produce meno testosterone, i muscoli perdono massa ed elasticità e tendono ad accorciarsi. Inoltre, la pressione si alza e il peso tende ad aumentare. Allora, come si può fare per iniziare a correre o a camminare? Ebbene, l’importante è andare per gradi. Quindi, a 50 anni per mantenere la salute e il fisico al top, meglio correre o camminare, ce lo rivelano gli esperti. Di, certo si possono fare lunghe passeggiate, anche a passo sostenuto, fino a 7 km all’ora. In tal caso, il fisico di un cinquantenne, salvo patologie, può tenere il passo. Diverso a dirsi se si decide di correre. In questo caso, la pazienza deve prevalere. Cioè, dobbiamo sapere che non possiamo iniziare subito.
A 50 anni per mantenere la salute e il fisico al top, meglio correre o camminare, lo rivelano gli esperti
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Il consiglio dei coach di esperienza, è quello di avere un approccio prudente con la corsa. Esso, cioè deve essere basato sull’alternanza tra corsa e camminata. Questo perché iniziare a correre a 50 anni significa fare i conti non solo con la nostra massa grassa. Vengono in gioco, infatti, anche: la capacità cardiaca e la coordinazione dei movimenti. Sicché, per correre, occorre seguire un programma specifico e, come detto, prudente.
L’inizio deve essere molto blando, fatto di un’alternanza tra camminate e corse. Si inizia, cioè, con 1 o 2 minuti di camminata, seguiti da 30 secondi di corsa. Il tutto, per complessivi 15/20 minuti di attività. Solo progressivamente, si può aumentare la parte di corsa a discapito della camminata. Quindi, si può arrivare a fare: 1 minuto di corsa + 1 minuto di camminata. Poi: 3 o 4 minuti di corsa e 1 di cammino, fino a raggiungere 15 minuti di corsa e 5 di cammino.
Come correre e come camminare a 50 anni
L’attività anzidetta potrà svolgersi per 3 o 4 volte alla settimana. Sicché, entro un paio di mesi, sempre buona salute permettendo, si può arrivare a correre anche per 20-30 minuti consecutivi. Tuttavia, la parte di cammino resta sempre fondamentale, perché permette di tenere sotto controllo l’affanno fisico. Quindi, camminare consente di recuperare lo sforzo, mantenendo il battito cardiaco intorno ai 110-120 bpm. Si deve evitare di raggiungere i 160 bpm, che stresserebbero troppo il nostro fisico, se poco allenato.
Per correre, inoltre, è importante considerare anche altri aspetti. Ad esempio, occorre fare attenzione a non forzare troppo il tallone sul terreno e mantenere un buon movimento di braccia. Poi, bisogna fare stretching, prima e dopo la corsa, per alleggerire i muscoli. In più, sempre accompagnare l’attività fisica ad un’alimentazione corretta. Ciò in quanto, correre con una massa grassa eccessiva, appesantisce il cuore fa male alla salute.
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