Le messe a disposizione, indicate dall’acronimo MAD, sono un utile strumento a disposizione di quanti vogliano lavorare nella scuola. Esse non sono altro che una candidatura spontanea da presentarsi alle singole scuole, di modo che possano tenerci in considerazione in caso di necessità.
Il periodo preferibile per inoltrare le MAD è principalmente proprio quello in cui ci troviamo, metà/fine agosto e inizio settembre. Per chi fosse inesperto e volesse cimentarsi per la prima volta, veniamo in aiuto con questi 8 consigli per inviare efficacemente le messe a disposizione più gli errori da evitare.
Chi può inviare le MAD
A poter sfruttare questa possibilità non sono non solo gli aspiranti docenti, ma anche coloro che ambiscano a lavorare come personale ATA. Attenzione però, perché la nota 25089 del 6 agosto diramata dal Miur impone dei vincoli. Secondo il suddetto documento, le MAD devono essere indirizzate a un’unica provincia da indicarsi. In più, si precisa, che è un mezzo utilizzabile esclusivamente da coloro che non sono iscritti in alcuna graduatoria. Dunque gli insegnanti che hanno potuto usufruire della guida semplice per l’istanza di informatizzazione delle supplenze e come funziona l’algoritmo, non potranno inviare le MAD. Confermate dunque le linee guida dello scorso anno, seppure non escludibile una deroga in caso di difficoltà nel reperimento del personale, come è già successo.
8 consigli per inviare efficacemente le messe a disposizione più gli errori da evitare
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Passo preliminare è individuare le scuole che ci interessano, per farlo sono particolarmente d’aiuto i numerosi elenchi di istituzioni scolastiche rinvenibili sul web. Negli stessi si trovano anche i relativi siti internet, ai quali bisogna prestare massima attenzione. Proprio qui, infatti, ci sono talvolta delle informazioni fondamentali: il periodo in cui si accetta l’invio delle MAD e l’ipotetico form da usare. In questi casi non saranno accettate in altri frangenti né tramite altre modalità d’inoltro.
Qualora non sia contemplato uno specifico form, si può procedere in altro modo. Uno è stilare un modulo per le MAD, seguendo, ispirandosi o scaricando i numerosi modelli rintracciabili da Google. Sia in questo caso, che in quello di un form, si dovranno riportare con esattezza le classi di concorso per le quali ci si candida. Altrettanta premura è necessaria nell’inserire i titoli di cui si è in possesso e i propri dati anagrafici. È importante comunicare con esattezza i propri recapiti, così da non rischiare di risultare irrintracciabili.
Altro accorgimento da adottare, per maggiore completezza, è allegarvi anche il proprio curriculum vitae e la fotocopia del proprio documento d’identità.
Il modulo personale andrà inviato alla scuola per mezzo della posta elettronica certificata (pec). È altamente sconsigliato procedere con la nostra normale casella di posta, poiché si potrebbe finire nella posta indesiderata.
Fondamentale però, prima di inoltrare la propria candidatura, accertarsi che la classe di concorso indicata sia effettivamente contemplata nel piano scolastico dell’istituzione scelta. In questo modo si eviterà di sprecare inutilmente del tempo.
Per chi volesse tentare questa strada, ma impossibilitato a causa di altri impegni, vi è un’altra opzione: rivolgersi a servizi a pagamento. Tramite internet se ne trovano tanti, con differenti tariffari proporzionati al numero di MAD da trasmettere.