Un drago domestico è il sogno di molti bambini. Anche se non sputa fuoco, nel più vicino negozio di animali potremmo trovare il drago dei nostri sogni. Il drago barbuto, o Pogona vitticeps, è una delle scelte più gettonate tra i cultori di animali esotici. Scopriamo come occuparci di questa lucertola australiana con 7 utili consigli per tenere un drago in casa.
Prima dell’acquisto
Indice dei contenuti
Vogliamo davvero un drago tra le mura domestiche? Prima di dirigerci al negozio di animali, dobbiamo essere certi della risposta. La Pogona richiede molto impegno in termini di spazio e di tempo. Può diventare una compagna fedele, ma dobbiamo dedicarle le giuste attenzioni.
7 utili consigli per tenere un drago in casa
Innanzitutto, scegliamo l’esemplare perfetto. Facciamo attenzione alle dimensioni: il nostro drago dovrebbe misurare almeno 15 cm. Un esemplare più piccolo sarebbe troppo giovane e delicato. Osserviamo poi come si comporta: si guarda attorno o appare intontito? Optiamo per un drago vigile e attivo.
Il drago deve avere una tana grande
Ora occupiamoci del terrario. La Pogona può crescere fino a 60 cm e ha quindi bisogno di molto spazio. Prima di acquistarla, facciamoci mostrare dal negoziante un terrario di dimensioni adeguate e prendiamo le misure. In genere, per stare comodo il nostro esotico amico a quattro zampe avrà bisogno di una teca di almeno 120cm di larghezza, 45cm di profondità e 60cm di altezza. Torniamo a casa e studiamo dove posizionare la tana del drago.
La luce è fondamentale
Comprare il terrario e allestirlo con tronchi e rocce è solo il primo passo per la cura del nostro drago. I rettili sono animali a sangue freddo e hanno bisogno di illuminazione e calore per sopravvivere. Dobbiamo quindi procurarci due lampade, che daranno luce al terrario per 9-14 ore al giorno. Assicuriamoci di acquistare una lampada spot riscaldante e una lampada UVB.
L’alimentazione del drago
I draghi barbuti si nutrono sia di frutta e verdura fresche che di prede vive. I piccoli, dovendo crescere, sono ghiotti di insetti, mentre gli adulti seguono una dieta in gran parte vegetariana. Gli insetti vanno comprati e tenuti in casa, per poi essere liberati all’interno del terrario: che la caccia abbia inizio. Ricordiamoci di mettere una ciotola di acqua pulita nell’area più fresca del terrario, così che il nostro drago possa dissetarsi quando ne sente il bisogno.
Un drago di compagnia
La pogona apprezza molto la compagnia e, quando si affeziona, la richiede. Non lasciamola sola troppo spesso e dedichiamole almeno un’ora tutti i giorni per accarezzarla, parlarle e giocare. Attenzione a quando la tiriamo fuori dal terrario: se si mette a correre può rivelarsi inaspettatamente veloce. Assicuriamoci che porte e finestre siano chiuse.
Il linguaggio del drago
I draghi non parlano, ma comunicano benissimo a gesti. Se gonfiano la gola e aprono le fauci, significa che sono spaventati. Se fanno ondeggiare la testa, cercano di affermare la loro forza. Quando alzano la zampa e la muovono debolmente comunicano invece sottomissione. La coda sollevata indica che sono coinvolti in ciò che stanno facendo.
Anche i draghi vanno dal veterinario
Come ultimo consiglio, ricordiamo di portare il drago dal veterinario non appena lo abbiamo accolto in famiglia. Curiamoci sempre di lui, facendolo visitare almeno una volta all’anno.