A quanti capita di andare in cucina per prendere qualcosa e di rimanere dinanzi al frigorifero senza ricordare perché lo si è aperto? E quante volte accade di dimenticare un oggetto, un appuntamento o una commissione e di avvertire come un senso di impotenza. Perché di fatto ci si sente disarmati dinanzi ad un cervello che inizia a perdere colpi e non risponde più con la prontezza di un tempo. Gli studiosi avvertono ad esempio che si è dinanzi a un “cervello in tilt e rischio di ictus se si perde quest’abilità prima dei 60 anni”. E ciò perché esistono chiari segnali da cui si può prevedere l’insorgenza di malattie cerebrali spesso assai invalidanti.
In particolare “5 sintomi a 45 anni indicano che il cervello sta andando incontro alla demenza” e che occorre muoversi per invertire la rotta. Per quanto fisiologico sia l’invecchiamento neuronale si possono usare strategie per rallentare al massimo tale processo. Anzitutto si potrebbero adottare questi 7 rimedi a vuoti di memoria e dimenticanze di un cervello che rischia demenza e Alzheimer. Si può iniziare eliminando alcune cattive abitudini soprattutto se si considera che “prima dei 60 anni serve questo per non perdere la memoria e l’udito”.
7 rimedi a vuoti di memoria e dimenticanze di un cervello che rischia demenza e Alzheimer
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Il primo passo per evitare dimenticare e perdita di memoria richiede che si spenga la sigaretta e si rinuncia a quantità elevate di alcool. Tanto il fumo quanto le bevande alcoliche rendono difficoltosa l’ossigenazione del cervello.
Sono innumerevoli le ricerche scientifiche che confermano la difficoltà dei fumatori di associare il nome di un conoscente al suo viso per cui meglio abbandonare il tabagismo.
Altro rimedio consiste nel concedersi le giuste ore di riposo perché la continua privazione di sonno compromette gravemente le abilità mnemoniche. Allo stesso modo occorre prevenire ed eventualmente ridurre lo stress quotidiano perché una mente sovraccarica di informazioni è più esposta a deficit cognitivi. Altro stratagemma per prevenire il deterioramento cerebrale consiste nel garantire l’assunzione di vitamina B12 e di tiamina, ossia di vitamina B1.
Infine bisogna intervenire sul fronte dei farmaci ed assumere solo quelli strettamente necessari che uno specialista somministra in presenza di particolari e gravi disturbi. Si raccomanda pertanto di evitare il ricorso ai medicinali da banco che spesso si acquistano con leggerezza per dolori muscolari o contro l’insonnia.