7 ottime regole per evitare che l’umidità s’impadronisca della nostra casa 

umidità

Diamo qui di seguito 10 preziosi consigli su come evitare che l’umidità si accumuli in casa. Molti sottostimano il problema dell’umidità, che invece è un vero flagello per molte case non di recente costruzione. Ecco allora 7 ottime regole per evitare che l’umidità s’impadronisca della nostra casa.

La biancheria

La biancheria, se possibile, non sia stesa mai in casa. L’evaporazione dell’acqua contenuta nei panni bagnati va a depositarsi sui muri.

Per lo stesso motivo non bisogna nemmeno far asciugare il bucato sui termosifoni, perché l’evaporazione repentina si condensa ancor più facilmente.

Cucina e doccia

Dopo aver cucinato è sempre bene far arieggiare la cucina, sia per mandar via gli odori e sia per l’umidità. In effetti gli odori s’incollano al vapore che esce dalle pietanze e anche i muri se ne impregnano. Sia per l’umidità, sia per gli odori è sempre bene far arieggiare dopo aver cucinato.

Stessa cosa dicasi per quanto riguarda la doccia calda, è sempre consigliato aprire le finestre per mandar via il vapore.

Nello stesso tempo sia quando si fa la doccia come quando si cucina, si chiudano le porte, per non far diffondere l’umidità nel resto della casa.

Far arieggiare la casa

Una regola importante è far arieggiare casa almeno 3 volte al giorno per qualche minuto. Serve sia a rendere l’aria più ricca d’ossigeno, sia a liberare l’umidità in eccesso.

Una cappa

Quando si cucina è bene mettere in moto la cappa aspirante così che che i vapori vengano incanalati verso l’esterno della casa.

Stessa cosa si può dire riguardo alla doccia su cui si può mettere una piccola ventola aspirante.

Camera da letto. 7 ottime regole per evitare che l’umidità s’impadronisca della nostra casa

Un altro luogo dove si condensa l’umidità è la camera da letto al mattino. Durante la notte si è accumulato tutto il vapore acqueo dovuto alla nostra respirazione, allora conviene far arieggiare la stanza appena alzati per una decina di minuti.

Le piante

È meglio non posizionare delle piante nelle stanze che sono umide, perché queste ne producono ancor di più. Anche le piante respirano e producono umidità, inoltre hanno bisogno d’acqua per vivere.

La temperatura e l’igrometro

Anche la temperatura influisce sull’umidità. Quella ideale è di 20 gradi, che serve a non far raffreddare i muri.

L’igrometro è molto importante per la casa, perché ci rivela in ogni momento il tasso di umidità presente. Quando si ha una temperatura di 20 gradi, il tasso di umidità ideale va dal 40 al 60%. Se è minore del 40%, allora significa che l’aria è troppo secca. Invece se è al di sopra del 60% significa che c’è troppa umidità.

Se l’aria è troppo secca meglio aumentare l’umidità e allora in questo caso è meglio stendere i panni sui calorifici. Se è troppo umida, allora valgono tutti i suggerimenti dati in questo articolo.

Qui un articolo pratico e interessante su come togliere l’umidità da cassetti e armadi.

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