Per il piccolo investitore diventa cruciale la difesa, almeno parziale, del potere d’acquisto della liquidità in eccedenza. In ballo, infatti, c’è l’integrità dei risparmi messi a rischio dall’opera dannosa dell’inflazione.
Anno nuovo, problema vecchio: dove spostare la liquidità in eccesso rispetto alle esigenze ordinarie per farla fruttare al meglio? Con l’inflazione alle stelle anche nel 2023 diventa quasi un lusso da ricchi quello di restare liquidi.
Vediamo alcune soluzioni di breve-medio termine che prevedano il ritorno del capitale a scadenza e un rendimento fisso e/o costante. Ecco, dunque, 7 occasioni sul reddito fisso per spostare soldi dal libretto postale o dal classico c/c.
Le soluzioni per investire sul risparmio postale
Indice dei contenuti
Nell’ambito del risparmio postale, tra le varie soluzione ne segnaliamo due per tutte.
Sul brevissimo termine, l’offerta Supersmart 180 giorni permette di guadagnare un interesse annuo lordo a scadenza dell’1,50%. È previsto solo il vincolo delle somme per il tempo del deposito, fermo restando che lo si può disattivare anticipatamente.
Per chi guarda al medio termine, invece, ecco il buono 4 anni risparmiosemplice. La sottoscrizione è legata all’attivazione di un Piano di risparmio risparmiosemplice. L’emittente prevede due tassi differenti al termine dei 4 anni. Il rendimento annuo lordo standard a scadenza è dell’1,50%, che sale al 2,50% (tasso premiale) al raggiungimento minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nel Piano.
La stagione d’oro del conto deposito libero e vincolato
Rendimenti interessanti si possono ottenere anche sul conto deposito, sia libero che vincolato. Il discorso vale anche con riferimento al breve periodo, e quindi senza la necessità di restare a lungo nell’operazione.
Inoltre va detto che la concorrenza tra gli operatori del settore è abbastanza accesa, con formule e rendimenti adatti a tutte le esigenze. In linea generale una buona soluzione potrebbe essere quella di aderire a qualche promozione speciale di durata tra i 18 e i 48 mesi. Magari vincolando il capitale (specie se la formula consente l’eventuale svincolo anticipato) per aggiudicarsi un rendimento più ricco.
7 occasioni sul reddito fisso per spostare soldi dal libretto postale oppure dal c/c
In alternativa si può pensare ai titoli di Stato, da scegliere in base alla cedola, alla durata residua, ai rendimenti, etc. Noi procederemo in base alla durata residua.
Per chi ha un orizzonte di breve termine, ecco il BOT ISIN IT0005512030 (scade il 13 ottobre, altri 10 mesi circa). Al prezzo attuale di 97,85, il rendimento lordo a scadenza è del 2,197%.
Allungando la durata all’estate 2025 (1̊ giugno), per esempio, ecco il BTP ISIN IT0005090318. La cedola lorda è dell’1,50%, l’1,31% netto, mentre il rendimento annuo netto oscilla sul 2,72% (rendimento totale intorno al 6,5%). Il bond, infatti, attualmente scambia a 96,40 centesimi.
Il certificato d’investimento
Infine ecco la soluzione del certificate a capitale garantito(non proprio, quindi, uno strumento del reddito fisso come i precedenti). Le emissioni variano per scadenze, sottostanti, tipologie di protezione, etc.
Quest’ultimo, in particolare, influenza il guadagno finale, nel senso che esso aumenta al diminuire del livello di protezione offerto. Nulla di nuovo sotto il sole: sale il rischio sul capitale (ad esempio protezione al 95%) e sale il possibile guadagno. L’importante è scegliere con cognizione di causa, ponderando tutti i pro e i contro della soluzione prescelta.