Pare che leggere sia un’attività sempre più difficile da svolgere. Ci vuole tempo. Bisogna avere la pazienza per abbandonarsi alla trama, ma ormai siamo abituati a piaceri più veloci.
Per chi, comunque, non vuole rinunciare alla lettura, ecco 7 grandi romanzi da leggere in un pomeriggio.
Seguendo questi consigli, basterà qualche ora per aggiungere alle nostre letture un capolavoro assoluto della letteratura.
7 grandi romanzi da leggere in un pomeriggio, dal più lungo al più corto
Indice dei contenuti
Cominciamo con “Lo Straniero di Albert Camus” (157 pagine). Si tratta della fatica narrativa più celebre del filosofo francese (ad oggi, insieme a Kipling, il più giovane vincitore del Nobel per la Letteratura). Il romanzo fece scalpore da subito per la sua profonda indagine esistenziale.
Proseguiamo con “Uomini e Topi” di John Steinbeck (139 pagine). Capolavoro breve dell’autore di “Furore”, il libro descrive la vicenda di George e Lennie, braccianti che girano per fattorie in cerca di fortuna. Un romanzo schietto e diretto, da cui è impossibile distogliere lo sguardo.
Restiamo negli USA con “Sylvia” di Leonard Michaels (129 pagine). Secondo dei soli due romanzi pubblicati dall’autore, si tratta della cronaca toccante del suo primo matrimonio, con la complessa Sylvia Bloch.
Nelle acque cristalline del Mar dei Caraibi si svolge invece “Il vecchio e il mare”, che valse il Nobel a Ernest Hemingway (124 pagine). Il racconto narra la storia di Santiago, un vecchio pescatore che combatte per giorni con il pesce più grande che abbia mai preso. La pesca è una metafora della lotta portata avanti dal pescatore per rimanere aggrappato alla vita.
Abbiamo poi “Cuore di tenebra”, dell’inglese Joseph Conrad (121 pagine), prima grande narrazione dell’Africa Nera. Il narratore, Charles Marlow, ricorda l’avventurosa risalita del fiume Congo, per incontrare il misterioso commerciante d’avorio Kurtz. La grandezza del romanzo è anche politica: il parallelismo tra inglesi ed africani porta a riflettere.
Capolavori in cento pagine
Restando in Europa, “Le notti bianche” di Fëdor Dostoevskij (105 pagine) prova a raccontare in cento pagine il sentimento dell’amore. Grande protagonista: la città magica di San Pietroburgo.
Chiudiamo con “Cronaca di una morte annunciata” di Gabriel García Marquez (96 pagine), prima opera politicamente impegnata di Gabo. Lo scrittore prende ispirazione da un fatto realmente avvenuto in una piccola città colombiana: l’assassinio del fittizio Santiago Nasar.
La lista è completa, ma sono solo suggerimenti. Tanti ancora sono i capolavori da leggere d’un fiato. Vi aspettano in libreria.