Ecco i 7 piatti o alimenti che non possono mancare per tradizione, sulle nostre tavole, a Capodanno.
Il cenone di Capodanno rappresenta un vero impegno per le donne di casa. Tutto deve filare liscio e non è sempre facile scegliere i piatti migliori da portare a tavola. Quindi, oltre al tempo da investire per procurarsi gli ingredienti per cucinare, occorre concentrarsi anche e soprattutto su cosa preparare. Al riguardo, è bene rifarsi alle tradizioni, realizzando quei piatti tipici, insormontabili, che nessuno ci potrà contestare.
Vediamo, quindi, cosa portare in tavola al cenone di San Silvestro, per iniziare l’anno con i migliori auspici. Ebbene, al primo posto, sempre insuperabile e immancabile, ci devono essere i classici: cotechino con lo zampone. La tradizione che sottendono è nota: il maiale è simbolo di prosperità e sazietà e, se accompagnato dalle lenticchie, rafforza il suo valore propiziatorio.
Piatto della tradizione da cucinare per il cenone della sera di San Silvestro
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Il primo piatto che non deve mancare a Capodanno, quindi, lo abbiamo ricordato ed è il cotechino con lo zampone. Si consideri che è considerato un piatto tipico non solo in Italia ma anche in altre parti del Mondo. Infatti, anche in Ungheria, a Cuba, in Spagna, in Austria e in Portogallo, la carne di maiale è considerata un portafortuna.
Secondo piatto tipico sono le lenticchie, che sono associate ad una grossa entrata finanziaria. Quindi, secondo la credenza popolare, portando ottimi guadagni economici, non possono mancare al cenone di fine anno.
Terzo alimento che deve essere a tavola è l’uva, anch’essa simbolo di abbondanza e, come per le lenticchie, auspicio di ricchezza. Tra i 7 alimenti che non possono mancare a tavola, inoltre, abbiamo la melagrana. Vediamo il perché. Ebbene, essa è simbolo di fecondità e fertilità, che vengono associate ai semi rossi che rilascia aprendosi. Quinta componente imperdibile del cenone di Capodanno sono le noci, anch’esse propiziatorie di prosperità, forza e protezione da malanni e sventure.
7 alimenti che non possono mancare a Capodanno
Quindi, al quinto posto abbiamo messo le noci, spesso accompagnate ai fichi secchi per arricchire la tavola e dare il senso di abbondanza. Ancora, abbiamo il marzapane, a base di pasta di mandorle dolci, zucchero e albume. Il nome tradotto dall’arabo significa moneta, quindi si può immaginare il significato che la tradizione gli accredita. Anch’esso, quindi, è simbolo di ricchezza e soddisfazioni economiche.
Infine, sulla tavola della sera di San Silvestro, non potranno mancare le castagne, segno di prosperità. Esse, infatti, nel passato sono sempre state considerate una metafora della vita e, il rispettivo albero, simboleggia l’immortalità.