Quando si diventa genitori, la vita è sicuramente più felice, ma allo stesso tempo più stressante. Si scappa tra vita familiare e lavoro e, a volte, ci si sente troppo occupati anche per respirare.
Nell’ultimo periodo si è diffusa molto la cultura mindfulness, una tecnica di meditazione che deriva dal buddismo e che significa raggiungere la piena consapevolezza di sé. La meditazione, d’altra parte, aiuta molto la concentrazione, il relax e il benessere psicofisico.
Nell’articolo esaminiamo 6 consigli mindfulness per vivere una vita familiare serena e rilassata.
La mindfulness, ovvero la consapevolezza di sé stessi, ha una funzione chiave nella psicologia buddhista e serve a prestare attenzione al momento, all’hic et nunc («qui ed ora»), in modo intenzionale e non giudicante, per prevenire o risolvere ogni malessere interiore, attraverso una maggiore consapevolezza che comprende sensazioni, percezioni, emozioni, azioni e relazioni.
Scendiamo nei dettagli.
6 consigli mindfulness per vivere una vita familiare serena e rilassata: i primi 3
Indice dei contenuti
- Dimenticare il tempo che passa e vivere il momento
I bambini non hanno un’idea chiara del tempo fino a quando non arrivano alle elementari; sanno solo che c’è un certo momento in cui dovrebbero smettere di giocare. Se i genitori si permettessero più spesso di “perdere tempo” con i figli, tutti ne sarebbero felici.
Vivere il momento rallenta le cose e infonde nuova energia. Rafforza la resilienza dei bambini e dei genitori. Non bisogna per forza riempire tutta la giornata con cose da fare. A volte si può semplicemente “essere”.
- Stabilire le priorità. Non tutti i compiti sono ugualmente importanti e inoltre si possono risolvere solo uno alla volta, quindi sarebbe meglio eliminare la pressione e concentrarsi su un aspetto alla volta.
I bambini conoscono molto meglio degli adulti le priorità. Il pianto, per esempio, è un segnale che hanno fame, hanno bisogno di vicinanza o di un pannolino fresco.
- Non smettere mai di essere curiosi. Il desiderio di imparare cose nuove ha molto a che fare con la consapevolezza. Per fare domande bisogna avere la mente lucida, bisogna saper lasciar vagare i propri pensieri.
Perché la neve è fredda? Perché il cane alza la zampa? Come funziona un telefono? I bambini durante l’età dei perché, fanno un numero incredibile di domande. Prendiamo esempio da loro restando curiosi.
Mindfulness in famiglia, i successivi 3 consigli
- Prendersi del tempo per rilassarsi. Tutti i genitori hanno provato cosa significa stressarsi e perdere le staffe, perché magari niente va come ci si era immaginato o si aveva previsto e la pazienza viene meno. Nel peggiore dei casi molti genitori esplodono, sbuffano e con questo portano sotto terra l’umore di tutta la famiglia.
- Lo stress impedisce la consapevolezza e impedisce di prendere sagge decisioni. I bambini, di solito, non sono impulsivi, anzi spesso si prendono un bel po’ di tempo prima di decidere.
I genitori dovrebbero imparare da loro, che va bene prendersi il proprio tempo. Nessuna decisione deve essere presa immediatamente.
Va benissimo prendersi il tempo necessario e attendere che la rabbia si sia placata. Se lo stress si abbassa, la famiglia potrà ritrovarsi amorevolmente.
- Il segreto principale è l’accettazione. Valorizziamoci, apprezziamoci, non buttiamoci giù e accettiamoci.
L’accettazione è molto spesso così difficile da raggiungere. Accettare le situazioni così come sono, accettare che non possiamo cambiare nulla, spesso è difficile per i genitori; ma se i genitori riuscissero a farlo, darebbero un esempio armonioso ai propri figli.
Accettazione non è sopportazione, accettazione significa accettare le personalità individuali di tutti, compresa la propria ed è la chiave principale della consapevolezza.
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