Purtroppo accade a molte donne di non avere una carriera continuativa e senza buchi nella contribuzione. Nella maggior parte dei casi si preferisce dare la precedenza alle esigenze di figli e famiglia. Succede spesso quindi di inserirsi nel mondo del lavoro con un certo ritardo rispetto agli uomini. E di frequente accade anche che per diversi anni le donne siano costrette ad accettare impieghi a nero. La mancanza di un contratto lavorativo con copertura assicurativa le penalizza moltissimo ai fini della pensione. Ma anche quando dovessero verificarsi periodi di inoccupazione l’Ente previdenziale garantisce alcune agevolazioni contributive. Ricordiamo infatti che l’INPS versa 96 settimane di contributi gratis a lavoratori e disoccupati che ne fanno richiesta. E che l’accredito della contribuzione comporta un vantaggio ai fini pensionistici.
Quanto più lunga è l’anzianità contributiva del lavoratore tanto più aumenta l’importo della pensione spettante. Pur tuttavia in alcuni casi e anche con questi problemi di salute è possibile andare in pensione prima senza tagli. Potrebbe infatti succedere che alcuni lavoratori si trovino ad affrontare disturbi e malattie più o meno gravi. In altre circostanze e con specifici requisiti invece vi è la possibilità di richiedere delle facilitazioni contributive. Il che significa che grazie all’accredito della copertura assicurativa diminuiscono i tempi di attesa per il pensionamento. Ad esempio l’INPS riconosce 2 mesi di contributi gratis all’anno e pensione in anticipo anche con questa malattia comune. In modo analogo arriva l’accredito di 52 settimane di contributi gratis e sconti sull’età pensionabile alle lavoratrici che inoltrano questa domanda all’INPS.
52 settimane di contributi gratis e sconti sull’età pensionabile alle lavoratrici che inoltrano questa domanda all’INPS
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Le donne che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1995 potranno accedere alla pensione contributiva. Allo stesso modo le lavoratrici che hanno effettuato versamenti assicurativi nella gestione separata. Ma proprio questa misura previdenziale consente alle lavoratrici con figli di approfittare di un’agevolazioni in termini contributivi. Secondo quanto stabilisce la Legge 335/1995 le donne con figli hanno diritto all’accredito gratuito della contribuzione. In particolare spettano alle madri lavoratrici 4 mesi di contributi gratis per ogni figlio nel limite massimo di 12 mesi, ossia 52 settimane. In tal modo le madri lavoratrici possono accedere alla pensione con 4 mesi di anticipo in presenza di un solo figlio. Invece le donne con 3 figli possono inoltrare domanda all’INPS con un anticipo di ben 12 mesi sui requisiti anagrafici.