In questo precedente articolo avevamo già illustrato 5 vantaggi legati all’acquisto di titoli di Stato. Oggi resteremo sempre in tema, ma daremo uno sguardo anche all’altra faccia della medaglia. Qualunque scelta d’investimento infatti dalla liquidità in c/c al trading online, dai Buoni postali ai lingotti d’oro, presenta sempre pro e contro.
Vediamo quindi i 5 svantaggi legati all’acquisto di BTP nel 2021.
Il rating dell’emittente
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Il rapporto rating-rendimenti non rende giustizia del livello di rischio corso da parte del risparmiatore. Ormai da un decennio a questa parte sono i programmi della BCE (QE e PEPP su tutti) a tenere volutamente bassi i rendimenti sui titoli di Stato.
Se così non fosse, un emittente come l’Italia (con alto debito pubblico e con un rating scricchiolante) dovrebbe offrire (almeno) il doppio dei rendimenti attuali.
I rendimenti risicati
Oggi sul MOT si riescono a spuntare rendimenti davvero risicati sui titoli di Stato. Al momento in cui scriviamo, per ottenere un primo segno + occorre comprare un BTP con scadenza aprile 2026. Ma si tratta comunque di un “semplice” 0,03% di rendimento netto annuo che comunque sarebbe eroso tutto dall’inflazione.
Va meglio solo se l’acquisto dell’obbligazione avviene in sede di emissione. Tuttavia, nessuna falsa illusione di cedole attraenti più di tanto. Del resto stiamo pur sempre parlando di titoli a rischio molto basso. E per di più ci troviamo in una fase storica in cui i tassi BCE sono praticamente pari a zero.
Un altro dei 5 svantaggi legati all’acquisto di BTP nel 2021: lo spauracchio inflazione
In merito allo spauracchio-inflazione ne sapremo di più nel corso dell’anno. Tuttavia, è evidente che non potrà essere negativa come avvenuto nel 2020: quello era un anno-eccezione, non la regola.
Laddove il costo della vita dovesse riproporsi in tutta la sua forza, sarebbero guai per molti possessori di titoli di Stato. Non sempre, infatti, la cedola offerta sarebbe in grado di coprire la sommatoria di commissioni, imposizione fiscale ed inflazione.
Il deludente rapporto tempo-rendimento
C’è poi da considerare il rapporto tempo-rendimento. Ci chiediamo: rende giustizia un interesse netto dello zerovirgola qualcosa su un investimento in genere lungo 5-10-20 anni?
In pratica è sparito sia il premio per il rischio assunto, quanto la giusta ricompensa per la rinuncia ai propri risparmi per un tot periodo di tempo.
L’ultimo dei 5 svantaggi legati all’acquisto di BTP nel 2021: il costo opportunità
Infine un altro “contro” da tenere a mente rimanda al costo-opportunità. Chi compera solo ed esclusivamente titoli di Stato per tutta la vita dovrebbe fermarsi un attimo e fare un esame dello status quo. E chiedersi: ma quante e quali altre occasioni mi sto perdendo sul mercato?
La risposta è semplice: tante, forse sin troppe per permettersi il lusso di non fare un check-up approfondito del proprio portafoglio.
Spesso ciò che rema contro il piccolo risparmiatore è la conoscenza, il sapere, l’informazione “giusta”. Tutti sulla carta hanno la soluzione, ma… a chi dare retta?
In finanza esistono tante regole, alcune valide e altre meno. Di esse però tre su tutte si rivelano vincenti sin dalla notte dei tempi. Queste regole d’oro sono le seguenti:
a) diversificazione (geografica, settoriale, per tipologie di prodotti) del portafoglio;
b) il fattore tempo: si guadagna solo nel medio-lungo termine. Nel brevissimo periodo riescono solo i super addetti ai lavori;
c) mai restare legati a un prodotto. Ciò che ha funzionato ieri, oggi potrebbe non essere più valido. Mentre ciò che rende oggi potrebbe essere inefficace domani. Panta rei, anche in finanza.
Giusto per restare in tema di soluzioni, nell’articolo di cui qui il link illustriamo gli errori da non commettere in Borsa nei prossimi anni. Ancora, presentiamo anche più di una strategia replicabile per guadagnare veramente.
Ecco dunque esposti i 5 svantaggi legati all’acquisto di BTP nel 2021.