Neanche in estate tramonta la voglia di costituirsi una seconda entrata costante e periodica. Il rialzo del costo della vita e il moltiplicarsi delle occasioni di spesa impongono a molti la necessità di avere più fonti di entrate. La messa a reddito del patrimonio già disponibile potrebbe rappresentare in alcuni casi la chiave di svolta. Illustriamo al riguardo quali sono le 5 regole per ricavare a luglio una ricca rendita periodica tra reddito fisso e capitale di rischio.
A seconda del capitale disponibile e il diverso combinarsi degli altri elementi si può dar vita a un flusso di entrate anche di una certa consistenza.
Mai investire tutto sul reddito fisso o il capitale di rischio
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Quale sarebbe il timing “perfetto” per investire sul reddito fisso? Per i manuali di finanza esso lo si ha quando inflazione e/o tassi e/o spread sono ai loro massimi di periodo e se ne attende il rientro da lì a breve. Cioè bisognerebbe investire quando i tassi d’interesse su questo segmento di mercato sono al loro apice di periodo.
È quanto successo, per esempio, negli anno Ottanta per i sottoscrittori in buoni postali a lungo termine. Interessi alle stelle per 20-30 anni, poi l’inflazione è crollata e quegli investitori si sono ritrovati una rendita d’oro tra le mani.
Per il capitale di rischio abbiamo visto come le serie storiche dei mercati azionari tendano a formare un minimo significativo nei primi 2-3 anni di ogni decennio.
Scegliere il giusto orizzonte temporale
Oltre a diversificare tra capitale di rischio e reddito fisso (ad esempio: 20/80, 30/70, 40/60, etc) serve anche ripartire tra tempi e sottostanti.
Sul reddito fisso oggi il medio termine (5-7 anni) può rivelarsi sufficientemente adeguato per spuntare buoni ritorni in rapporto al rischio. Spesso non serve esporsi ai rischi del lungo termine per spuntare giusto una frazione di punto percentuale in più. Il capitale di rischio, invece, in genere riesce a dare il meglio di se su un orizzonte di medio-lungo termine (dai 6-8 anni in poi). Ad esempio è fantastico quanto ha guadagnato chi ha investito 6 mesi fa sui titoli più performanti di Piazza Affari.
Diversificare gli strumenti di investimento
Quanto al rischio, le migliori armi a disposizione del risparmiatore sono almeno due.
La prima è quella di scegliere in base alla qualità del sottostante. Rating e/o fondamentali dello strumento prescelto non devono lasciare spazio a eventuali zone d’ombra. Altrettanto fondamentale si rivela la diversificazione al fine di non concentrare il rischio tutto in uno o pochi prodotti. Per chi non dispone di ingenti capitali, i fondi attivi e passivi si prestano molto bene allo scopo.
Più in generale, alla base di un buona rendita c’è la giusta combinazione e ponderazione di strumenti a reddito fisso e capitale di rischio. Una componente tende a prediligere la stabilità (oltre che a rendere), l’altra a puntare sul ritorno finale. Morale, anche in finanza l’armonia è l’aspetto preponderante di un portafoglio che vuol definirsi davvero vincente.
5 regole per ricavare a luglio una ricca rendita periodica tra reddito fisso e capitale di rischio
La scelta degli strumenti da mettere in portafoglio richiama un altro tema chiave, quello dei costi. I primi guadagni certi sono sempre legati alle mancate spese. Quest’ultime sono certe e note a priori e in genere si sostengono subito. Per i guadagni solitamente occorre attendere del tempo perché prima maturino e vederseli poi accreditati. Ecco perché sarebbe meglio prediligere strumenti con una struttura dei costi molto leggera e, soprattutto, trasparente.
Ricapitolando, quindi, i fattori chiave per generare una rendita periodica e costante nel tempo ruotano attorno all’ottimizzazione di:
- diversificazione del sottostante al fine di contenere al massimo il rischio;
- ponderazione tra capitale di rischio e reddito fisso in ossequio al concetto di “armonia” a cui non sfuggono neanche gli investimenti. Ad esempio la nota strategia 60/40 è in grado di generare rendimenti medi annui lordi anche fino al 7%;
- scelta di strumenti dai costi contenuti e trasparenti;
- scelta del timing giusto: nella vita le buoni occasioni si fanno spesso in sede d’acquisto;
- calibrare al meglio la durata dell’investimento per sfruttare tutte le potenzialità del sottostante in portafoglio.