Sappiamo bene che anelli, collane e bracciali in oro e argento si comprano in gioielleria. Ci sono dei cibi preziosi che, invece, si trovano nei boschi. Parliamo dei tartufi, dei funghi ipogei, cioè che stanno sotto terra. Il tartufo emana un forte odore che attrae gli animali, soprattutto i cani. In Italia si trovano in molte regioni. Tra quelli più pregiati ci sono il tartufo bianco d’Alba e il tartufo nero di Norcia. Sono prodotti che nascono spontaneamente nei boschi. Possono esistere anche le tartufaie, ma creare la giusta simbiosi tra alberi e funghi ipogei non è facile.
5 ottimi motivi per mangiare il tartufo e alcune controindicazioni
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I tartufi sono noti per il loro profumo e il gusto particolare. Ne basterebbe poco per insaporire un piatto. Potrebbe essere utile conoscere qualche proprietà dei tartufi. 100 g conterrebbero solo 30 calorie, mentre sarebbe buona la presenza di potassio, calcio, ferro e di piccole quantità di vitamina E e vitamina C. Per tale motivo mangiare piatti con la presenza di tartufo potrebbe aiutare il sistema cardiovascolare, ossa e denti e stimolare il collagene. La presenza di proteine, inoltre, lo renderebbe utile ai muscoli. Il tartufo conterrebbe anche una sostanza legata alla sensazione di benessere, l’anandamide.
Come ogni alimento, oltre ai benefici avrebbe anche controindicazioni, specialmente se mangiato in grandi quantità. Il tartufo sarebbe da evitare ad esempio in caso di malattie renali e del fegato. Il consumo soprattutto crudo potrebbe provocare seri problemi alle donne incinte.
Come mangiarlo e che vini abbinare
Ora che abbiamo appreso 5 ottimi motivi per mangiare il tartufo, passiamo a scoprire qualche abbinamento.
Innanzitutto, il tartufo non si dovrebbe mai lavare, si spazzola e si tolgono eventuali residui di terra con un coltellino. Al massimo, si mette per un minuto in acqua fredda e poi si tampona con uno strofinaccio di cotone.
Poi, distinguiamo l’uso di quelli più noti. Il tartufo bianco si può semplicemente mettere in scaglie con un tagliatartufi apposito su un risotto classico o dei tagliolini al burro e Parmigiano. Se non abbiamo l’utensile adatto possiamo usare un pelapatate o la grattugia con la fessura orizzontale.
Con scaglie di tartufo bianco possiamo insaporire anche un filetto con contorno di porcini.
Il tartufo nero potrebbe insaporire carni rosse e bianche, ma anche risotti, formaggi e uova. Questo tipo si presterebbe anche alla cottura.
Per quanto riguarda gli abbinamenti con il vino, si dovrebbe evitare un sapore che sovrasti quello del tartufo. Nella scelta, inoltre, bisognerebbe tener conto anche degli altri ingredienti del piatto.
In generale, con una pasta all’uovo e tartufo bianco potrebbero andare bene un Fiano o un Roero Arneis, tra tanti. Un filetto con scaglie di tartufo nero si abbinerebbe ad esempio con un Chianti o un Merlot.
Qualche mostra mercato del tartufo in Italia
Ad Alba in Piemonte è in corso fino al 4 dicembre 2022 la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Ci saranno dibattiti sul cambiamento climatico e la sostenibilità. Non mancheranno degustazioni e l’asta mondiale del tartufo, prevista per il 13 novembre.
La Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato si terrà nei weekend di novembre a partire dal giorno 12. A Calestano in provincia di Parma il 13 novembre ci sarà invece la Fiera Nazionale del Tartufo Nero di Fragno.