Quando lo spazio è limitato è necessario utilizzare una divisione precisa per fare in modo che i lavori da fare non diventino troppo complicati. L’orto familiare nasce all’interno di piccole aree, terrazze o giardini che sacrifichiamo per ottenere benefici e soddisfazioni. Solitamente, si creano delle griglie con dei camminamenti che ci permettano di non entrare nell’orto ogni volta che dobbiamo fare delle operazioni importanti.
L’orto familiare è una passione, ma anche una necessità, se vogliamo avere tutto l’anno prodotti naturali privi di sostanze chimiche o agenti inquinanti. Avendo poco terreno, dobbiamo pensare bene ai lavori da svolgere, gli orti urbani richiedono scelte radicali. Dobbiamo essere realistici e valorizzare pochi metri quadri senza esagerare con i fertilizzanti.
Scegliere l’agricoltura biologica, quella biodinamica o quella biointensiva è una direzione ottima che potremmo seguire. Ma più di tutto dobbiamo tenere conto del calendario dei lavori e quando arrivano luglio e agosto non ci sono eccezioni alla regola.
Soluzioni alternative
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Nelle 5 mosse per progettare un orto familiare, il primo posto è occupato dalla forma che intendiamo dargli e che dipende dallo spazio a disposizione. Se lo vogliamo creare biologico, il luogo e la forma saranno fondamentali per mantenere il piccolo ecosistema in equilibrio. Stabilire quindi come realizzare i camminamenti è il primo passo.
La lavorazione del terreno sarà molto diversa da quella che si fa nei campi aperti. Scegliamo un compost ricco di proprietà per sostituire il letame che potrebbe avere odori troppo intensi. Anche l’humus lombrico è una soluzione che può risolvere molti problemi.
Una mossa determinante è quella di rispettare le rotazioni nella coltivazione. Piante come pomodori, peperoni e melanzane stancano il terreno e l’anno successivo sarebbe meglio piantarle in una porzione diversa dello spazio occupato. Se in quel punto piantiamo legumi come piselli e fagiolini otterremo un minore stress per il terreno.
5 mosse per progettare un orto familiare rispettando il calendario dei lavori per luglio e agosto
La rotazione è fondamentale se abbiamo un orto mini, possiamo avere un po’ di tutto e nello stesso tempo rispettare biodiversità e conformazione del terreno. Anche le consociazioni sono decisive per la qualità delle coltivazioni. Le solanacee possono essere sostituite dalla leguminose, le fave danno al terreno l’azoto prelevato dai pomodori. Tenere i fagioli esterni e i cetrioli centrali arricchisce la nutrizione del terreno, mentre accostare pomodori e basilico è sempre positivo. Non altrettanto pomodori e cetrioli, che devono essere tenuti lontani.
I mesi di luglio e agosto propongono alcuni lavori da fare assolutamente. Possiamo piantare finocchi, bietole e zucchini dell’autunno, ma anche fagioli ed erbe aromatiche. Dobbiamo irrigare con maggiore frequenza per combattere la siccità, utilizzare semenzai casalinghi quando le temperature superano i 20 gradi. In alternativa, dobbiamo riparare l’orto con canne, bambù o aiuole verticali. Ricordiamoci i trapianti di cavolfiore, finocchi, cavoli e radicchi e ripuliamo delle erbacce che potrebbero occupare l’esiguo spazio togliendo aria alle coltivazioni più importanti.
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