Arrivati alla fine dell’anno, rischiamo di pagare più tasse non solo per piccole distrazioni, ma anche perché non siamo stati in grado di attuare una corretta pianificazione fiscale. Specie se abbiamo un’attività individuale, una società, un’azienda. Ecco come fare per ammortizzare la pressione fiscale.
Anche se siamo prossimi alla fine del 2023, con tutto ciò che ne consegue a livello fiscale, è ancora possibile porre rimedio a una pianificazione errata o superficiale. Per fare ciò, però, è importante sapere quali strategie si possono attuare per ottenere dei vantaggi a livello fiscale, senza farsi prendere dal panico. Esistono, infatti, 5 modi per pagare meno tasse a fine anno. E sono quelli che verranno illustrati in seguito. Non c’è da aver timore, tra ottobre e novembre non è ancora tardi per attivarci e intervenire. Certo, sarebbe stato meglio concepire una pianificazione fiscale lungimirante già all’inizio dell’anno in corso, ma molte cose sono ancora rimediabili.
5 modi per pagare meno tasse a fine anno, l’importanza della pianificazione
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Tra gli errori più comuni che si compiono verso la fine dell’anno, colti dalla fretta, ce n’è uno che riguarda specificatamente le aziende. Si pagano troppe tasse, si fanno molti acquisti inutili per bilanciare. Questo non serve ad ammortizzare, serve solo a sprecare del denaro utile. Bisogna inoltre aver già valutato se, la forma giuridica con cui sto esercitando la mia professione, è corretta. Snc, ditte individuali, Srl.. La scelta di una di queste formule, dovrebbe essere dettata principalmente dai ricavi. Scegliere la personalità giuridica più corretta, sin dal principio, è fondamentale. Sulla scorta di questa decisione, va formulato subito un tax planning.
Investimenti materiali, immateriali o pubblicitari?
Gli investimenti materiali, contrariamente a quanto si crede, non diminuiscono il carico fiscale. Gli acquisti di beni strumentali ed altro, sotto i 516 euro, possono essere scaricati nel corso dell’anno. Sopra i 516 euro, invece, si va incontro agli ammortamenti. Questo significa, in soldoni, che si riavrà indietro solo una percentuale dei soldi spesi. Gli investimenti immateriali riguardano quelli sul brand e il know how, ad esempio, che spesso si traducono in software. Il discorso precedente con cambia di molto. L’investimento più sagio resta quello sul marketing pubblicitario, a fine anno.
Posso recuperare delle spese?
Questa è un’operazione possibile. Spese sostenute, dall’inizio dell’anno in corso, per i pasti e per le trasferte sono certamente recuperabili.
Posso implementare delle strategie di welfare?
Anche questo è assolutamente fattibile, ma dipende dalla tipologia di attività e dalla personalità giuridica. Per avere una risposta più concreta in merito, è bene valutare il proprio caso specifico con un commercialista.
Quali accantonamenti si possono fare per ammortizzare le tasse a fine anno?
Gli accantonamenti sono iscrizioni nel bilancio societario (se si possiede una società) a copertura di una spesa presunta o approvabile nel futuro. Posso accantonare ai fondi rischi e oneri perdite, tfr etc. Gli accantonamenti sono deducibili dal reddito imponibile, come voce, ma vanno individuati nell’esatta misura, a norma di legge.
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