5 modi economici per riscaldare il bagno in inverno e non avere freddo quando usciamo dalla doccia la mattina

5 modi economici per riscaldare il bagno in inverno-Foto da pixabay.com

Quando arriva l’inverno, la casa si raffredda ed è necessario che il riscaldamento sia pensato in maniera intelligente per avere un impatto minimo sulle bollette. Il bagno è uno degli ambienti più delicati, è umido, abbiamo bisogno che sia caldo e sicuro. Soprattutto nelle mattinate gelide quando facciamo la doccia prima di andare a lavoro.

Nonostante l’impianto di riscaldamento, che sia centralizzato o meno, riscaldi la casa in maniera omogenea, ci sono alcuni ambienti a cui abbiamo bisogno di chiedere di più. In bagno, al mattino, quando ci spogliamo per fare la doccia e poi usciamo completamente bagnati, la sensazione del freddo è fastidiosa. Rischiamo di ammalarci, non è confortevole appena svegli uscire dalla doccia bollente e asciugarsi in fretta e furia. Integrare il riscaldamento base senza spendere cifre folli causa la bolletta non è facile, ma non è neanche impossibile. Ecco alcune alternative valide.

Il termoarredo è la prima. Consiste nell’inserimento di un elemento di design nel bagno che riscaldi l’ambiente senza consumare tanto. Se abbiamo un bagno di 15 o 20 metri quadri, possiamo riscaldarlo con 60 watt di potenza. Il termoarredo potrà avere una potenza di 700 watt e una dimensione di 45 centimetri per 120 centimetri. Queste le dimensioni base che possiamo modificare a seconda della grandezza dell’ambiente che vogliamo riscaldare.

Consumi di riferimento

Tra i 5 modi economici per riscaldare il bagno, i riscaldatori a raggi infrarossi sono una soluzione alla portata di tutti. Il calore a infrarossi va direttamente su pareti, pavimenti e soffitti, combattendo umidità, condensa e muffa. I riscaldatori a specchietto inoltre sono anche salvaspazio e sono ideali per bagni piccoli che vogliamo arredare in maniera minimale. Possono erogare una potenza di 400 watt quindi in 1 ora consumano 0,4 kWh, per 8 ore significa 3,2 kWh, cioè il consumo giornaliero. Considerando che il costo di 1 kWh è di 24 centesimi, in un giorno andremo a spendere 0,80 euro.

La tecnologia a infrarossi ci viene in aiuto in vari modi. Esistono in commercio i soffiatori a infrarossi che sono l’alternativa a quelli a bagno d’olio. Riscaldano rapidamente e con intensità, ricordiamoci però di metterli ad almeno 3 metri dalla vasca e a 1,20 metri dal lavandino. Sono ideali per bagni spaziosi che facciamo fatica a riscaldare. Quelli a parete sono molto eleganti, quando ci avviciniamo sentiamo una rassicurante sensazione di calore in tutto il corpo. Hanno lo stesso effetto dei convettori ma consumano di meno.

5 modi economici per riscaldare il bagno grazie alla tecnologia

Se il nostro bagno è tecnologico o se lo stiamo ristrutturando con l’utilizzo della robotica, ricordiamoci che esistono in commercio le pareti fisse per box doccia che emettono calore. Questo perché parte della chiusura è data da una parete radiante che permette di integrare il riscaldamento centralizzato dei termosifoni. Il consumo di questa tecnologia è molto limitato, per capire a quanto ammonta dobbiamo rifarci ai consumi delle pareti radianti. Consideriamo però che le pareti del box possono essere più piccole.

Se comunque siamo affezionati ai termoventilatori, i siti specializzati in consumi ci indicano quali sono i migliori per il 2023. Il primo posto è stato assegnato al modello Imetec Eco Ceramic che costa 100 euro. Ha una potenza massima di 2200 Watt e la resistenza in ceramica. È in grado di riscaldare ambienti di 30 metri quadri ma può essere utilizzato anche in bagno e in spazi più piccoli grazie alle tre modalità di risaldamento. Quella più bassa arriva a 1100 watt ed è ideale per un bagno di piccole e medie dimensioni.

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