Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (Progetto Cuore), in Italia ci sarebbero circa 200.000 casi l’anno di ictus cerebrali. L’80% dei quali sono nuovi episodi, mentre il 20% sono ricadute. Per questo motivo, l’ictus nel Belpaese si aggiudica il secondo posto per mortalità dopo le malattie ischemiche del cuore. Inoltre, è tra le prime cause d’invalidità. Questa patologia è più frequente dopo la soglia dei 50 anni, ma non mancano casi in cui arriva in età più giovane. Ricordiamo, inoltre, che circa il 75% degli ictus si presenta nei soggetti over 65 anni. Prima di capire i 5 campanelli d’allarme che potrebbero indicare l’arrivo di ictus cerebrale, cerchiamo di capire che cos’è.
Cos’è l’ictus cerebrale?
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L’argomento è complesso e delicato ma in buona sostanza possiamo distinguere l’ictus ischemico e l’ictus emorragico.
L’ictus ischemico (il più comune) si verifica quando una placca aterosclerotica, (o un coagulo di sangue che si forma sulla placca stessa), ostruiscono un’arteria che alimenta l’encefalo. In questo caso si parla di ictus trombotico. L’evento potrebbe essere causato anche da un coagulo di sangue che proviene, ad esempio, dal cuore. In questo caso, si parla di ictus trombo-embolico.
Invece, l’ictus emorragico si verifica quando si rompe un’arteria situata nell’encefalo. In questo caso si crea un’emorragia che sarà più o meno grave.
È difficile prevedere l’ictus cerebrale, giacché si presenta come un evento, nella maggior parte dei casi, improvviso. Tuttavia, esistono alcuni segnali che potrebbero indicarne l’arrivo.
Ecco, dunque, 5 campanelli d’allarme che potrebbero indicare l’arrivo di ictus cerebrale
Secondo gli esperti della Fondazione Veronesi, pochi segni indicherebbero subito l’insorgenza di questa malattia.
- Debolezza o un’insensibilità di una delle metà del volto, oppure di uno degli arti (sia braccia che gamba), associate anche a formicolii.
- Incapacità di esprimersi.
- Difficoltà a capire qualcuno che sta parlando.
- Oscuramento improvviso o perdita di visione da un solo occhio.
- Stanchezza improvvisa, sensazione di vertigini, sbandamenti o cadute e mal di testa forte.
Secondo gli specialisti, in presenza anche di uno solo di questi fattori è sempre opportuno rivolgersi subito al medico o al personale del 118.
Prevenire si può?
Uno stile di vita sano e un elevato consumo di frutta e verdura, legumi, cereali e olio è indicato per ridurre i rischi di ictus. Secondo gli esperti, sarebbe meglio ridimensionare l’apporto di grassi animali (quindi, mangiare poca carne e preferire quella bianca a quella rossa). Aumentare le dosi di pesce nel piano alimentare. Banditi gli alcolici, anche se sarebbero concessi massimo due bicchieri di vino per gli uomini e uno per le donne. Infine, svolgere attività fisica di tipo aerobico. Ad esempio, una semplice camminata è l’ideale per svolgere movimento senza rischi per la schiena, ossa e articolazioni.
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