Secondo degli antichi studiosi esisterebbe il diritto naturale. Delle leggi che non sono scritte dagli uomini, ma dalla natura stessa, e per questo sarebbero più importanti e forti delle altre. Un esempio è il divieto di uccidere. Non solo, però, un altro esempio è quello della cura dei figli. Si tratta di un istinto naturale, quello dei genitori, di proteggere ed educare i propri bambini. La stessa Costituzione e, poi, il codice civile prevedono il diritto, ma anche il dovere, dei genitori di occuparsi dei propri figli. Devono educarli e crescerli secondo le loro inclinazioni naturali.
Non solo, questi doveri esistono anche a prescindere da un matrimonio. Nel senso che l’obbligo di mantenere ed educare i figli non finisce fino a che non diventino economicamente indipendenti. Non è, invece, collegato in alcun modo all’esistenza di un matrimonio o alla sua fine. I genitori anche quando divorziano o si separano devono continuare a mantenere ed educare i figli.
I 4 tipi di ammenda
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In caso di separazione o divorzio, bisogna vedere a chi vengano affidati i figli. Se c’è affidamento esclusivo ad un solo genitore, l’altro deve contribuire con l’assegno di mantenimento. Una somma di denaro da inoltrare periodicamente che serve all’educazione e al mantenimento dei figli. La legge prevede 4 sanzioni per il genitore oppure anche l’ex coniuge che ometta di pagare questi assegni.
In particolare, basta leggere l’articolo 709 bis del codice di procedura civile. La norma prevede che, in caso di gravi inadempienze o di atti che pregiudichino il minore o il corretto svolgimento dell’affidamento, il giudice può sanzionare. La legge prevede 4 tipi di sanzioni. La prima è il semplice ammonimento da parte del giudice al genitore inadempiente. La seconda sanzione è il risarcimento dei danni, disposto dal giudice da un genitore in favore dell’altro oppure verso i figli. La terza consiste in una indennità giornaliera sempre dal genitore inadempiente in favore dell’altro o del minore. Infine, la quarta sanzione è praticamente una multa. Si tratta di una sanzione amministrativa fino a 5.000 euro per il genitore inadempiente.
4 sanzioni per il genitore o il coniuge che non paga il mantenimento
La Cassazione con una sentenza del 2018 ha chiarito che il giudice applica queste sanzioni a prescindere da un danno per il minore. Anche se il comportamento inadempiente del genitore non ha causato alcun danno al minore, in ogni caso il giudice può sanzionarlo. Questo perché le 4 sanzioni previste dalla legge vogliono evitare i comportamenti inadempienti in sé e per sé, e non direttamente il danno al minore.
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