Per quanto belle da vedere, le piante da interno richiedono cure che la maggior parte delle persone non ha tempo di dargli. Proprio per questo, in molti rinunciano a dare un tocco verde alla propria casa. Ma la verità è che non c’è bisogno di farlo. Almeno, non se si comincia a valutare l’ipotesi di usare una pianta grassa da interno per abbellire il proprio appartamento in modo originale. Questo tipo di piante ha bisogno di meno cure. Anche chi non ha tempo o semplicemente è meno paziente potrebbe ospitare in casa una di queste 4 piante grasse da interno. Ci si stupirà del fatto che, nonostante la poca manutenzione che richiedono, alcune di queste siano davvero belle da vedere.
4 piante grasse da interno per abbellire l’appartamento in modo originale e un consiglio da seguire per la manutenzione
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La Crassula Buddha’s Temple
Una pianta succulenta di piccole dimensioni, la cui forma ricorda quella di un tempo buddista. Ha bisogno di acqua una volta alla settimana in estate, ogni quindici giorni in primavera e all’inizio dell’autunno. L’importante è che il substrato sia asciutto quando la si annaffia nuovamente, onde evitare che il colletto marcisca. È bene munirla di composta base ben drenante e posizionarla in una zona luminosa, così da farle mantenere un bel colore.
Il Cactus Zebra
È noto in questo modo per le striature che ricordano quelle di una zebra ed è considerato la pianta grassa da interno per eccellenza. Trattasi di una pianta succulenta perenne, da non lasciare esposta in pieno sole. Quando crescerà a tal punto che le radici non staranno più nel vaso, andrà spostata in uno con terriccio povero ma con pietre che assicurino il massimo drenaggio possibile. Durante la fioritura, necessita di un concime ricco di minerali come azoto, potassio e fosforo. Anche questa pianta grassa deve essere annaffiata a terra asciutta e raramente. Resiste molto alla siccità.
L’Echeveria
Originaria dell’America Centrale, è caratterizzata da foglie carnose e ovali disposte a rosetta. Il loro colore varia dal grigiastro al verde rosato. I fiori sono vistosi, a forma di campanule e di colore rosso o rosato. Amano l’aria, l’ideale è sistemarle vicino alle finestre aperte, specialmente in estate. Quando la si annaffia, è assolutamente da evitare che l’acqua si stagni sulle foglie o nel sottovaso. Le innaffiature devono essere effettuate quando il terreno è secco. Ha necessità di essere rinvasata a primavera quando le radici hanno occupato lo spazio a loro disposizione. Per il rinvaso, il consiglio è di utilizzare una composta specifica per Cactaceae.
La Schlumbergera
Probabilmente se ne sarà già sentito parlare, ma con il nome di Cactus di Natale. Pianta succulenta di origine brasiliana, tra quelle citate ha probabilmente i fiori più belli e colorati. È epifita, quindi non necessita di molto terreno. Si coltiva in vasi piccoli, con terriccio per piante acidofile mischiato a quello universale e sfagno. La principale differenza rispetto alle altre citate è che le innaffiature sono regolari durante il corso dell’anno e il terreno deve essere sempre leggermente umido, ma mai zuppo o asciutto per lunghi periodi di tempo. Ogni quindici giorni bisogna mescolare del concime per piante succulente all’acqua dell’innaffiatura. I suoi fiori si sviluppano ancora meglio se la pianta è deposta in un vano scale o in una stanza poco riscaldata.
Dopo le 4 piante grasse da interno per abbellire l’appartamento in modo originale, vediamo un consiglio da seguire per la manutenzione.
Un modo per prevenire il ristagno d’acqua
Munirsi di un vaso dotato di fori drenanti è la migliore opzione per evitare il ristagno di acqua, che a lungo andare può portare la pianta a marcire. Specialmente nel caso della Crassula Buddha’s Temple, di cui abbiamo citato la tendenza a marcire del colletto. Bisogna, inoltre, disporre uno strato di argilla o un coccio sul fondo del vaso per distanziare ulteriormente le radici dall’acqua.