4 animali pericolosi che si possono incontrare nel bosco durante una gita in montagna e come comportarsi se si dovesse avvistarli

bosco

Per un turismo low budget e più a portata di mano, perché non optare per la magnificenza delle zone montane? Non tutti sono affini alle spiagge affollate, al caldo, alla salsedine.

Il mare attrae sempre le anime romantiche, specie quando una splendida luna si riflette sulle acque calme esercitando le sue profonde influenze, ma la montagna con i suoi silenzi inebria. I profumi dei fiori che crescono ad alta quota, la rugiada mattutina, il cibo grossolano ma squisito e la possibilità di esplorare angoli remoti e incontaminati, attirano.

Chi decide di andare in vacanza in montagna però, deve conoscere i 4 animali pericolosi che si possono incontrare nel bosco, durante un’escursione.

Con un po’ di prudenza e di consapevolezza, i rischi legati alla fauna montana possono essere tranquillamente evitati. In modo da godersi con spensieratezza gole e grotte, cime e foreste, panorami che tolgono il fiato, senza pentirsene in alcun modo.

La notte è il momento in cui gli animali escono dalle loro tane per andare a caccia. Tuttavia, spiacevoli incontri non sono da escludersi neppure in pieno giorno. Senza allarmismi, ma con un po’ di coscienza, è necessario conoscere queste specie, per sapere come gestire incontri che potrebbero rivelarsi fatali.

Nelle zone montane italiane, i carnivori che incutono più timore sono il lupo, lo sciacallo dorato, la lince e l’orso.

4 animali pericolosi che si possono incontrare nel bosco durante una gita in montagna e come comportarsi se si dovesse avvistarli

Il lupo è diffusissimo sulla catena appenninica, dove è possibile incontrarlo da vicino data la sua presenza uniforme. Sulle Alpi esistono dei branchi, ma l’interazione con l’uomo è più rara.

Il lupo autoctono italiano differisce da quello siberiano o canadese, che hanno costruito l’immaginario comune inerente a questo animale. In realtà, il lupo italico è più piccolo, evita il contatto con l’uomo e si aggira in sparuti branchi.

Se mai ci si dovesse imbattere in un lupo, questo scapperebbe. Parliamo di una creatura che è stata a rischio estinzione, non fosse per le politiche di protezione che ne hanno ripristinato le colonie.

Lo sciacallo dorato non è neppure prettamente un carnivoro e rifugge ogni tipo di interazione.

La lince è rarissima ed è presente principalmente nelle Alpi, dove incontrarla è un’eventualità remota dato che si muove di notte o nelle ore crepuscolari. Il silenzioso felino non è da confondersi con tigri o puma. Come il lupo e lo sciacallo, se non infastidita, la lince opterà per una diplomatica fuga al solo suono dei passi umani. È tradizione, in montagna, battere un bastone al suolo durante la camminata, per annunciare la propria presenza.

L’orso è presente in Trentino Alto Adige, grazie a un progetto di redistribuzione. In Friuli Venezia Giulia sono monitorati alcuni esemplari che sconfinano dalla vicina Slovenia, dove sono stati censiti 300 esemplari. Che si tratti di orso bruno o marsicano, sono solitamente refrattari all’attacco.

Dei due casi di aggressione avvenuti in Trentino, si è scoperto che la causa è stata un’eccessiva confidenza umana. È il caso di lasciarli in pace e rimanere in silenzio, restando immobili in attesa che decidano di allontanarsi da soli, evitando di colpirli o fotografarli.

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