L’avanzare dell’età determina non soltanto un invecchiamento fisico ma anche cerebrale. Quindi, fisiologicamente, il cervello invecchia, in quanto il numero di neuroni diminuisce e inizia il declino cognitivo. Naturalmente, questo processo non ha un’età precisa per tutti ma il suo progredire dipende da una pluralità di fattori. Si tratta di quelli: genetici, ambientali e legati allo stile di vita. Non a caso, i ricercatori hanno rilevato che uno stile di vita sano, fin dalla giovane età, aiuterebbe a prevenire l’invecchiamento.
Questo significa che le nostre attività quotidiane hanno effetti a lungo termine, condizionando la qualità della vita, anche in età avanzata. Ecco, dunque, alcune abitudini che sarebbe consigliabile adottare per prevenire e contrastare il declino cognitivo, che accelera nella terza età.
Le abitudini quotidiane che contrasterebbero l’invecchiamento cerebrale
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Il primo consiglio fondamentale è mantenere la mente allenata. In che modo? Ebbene, semplicemente svolgendo attività come: lettura, calcoli matematici, cruciverba, esercizi di logica, rebus e parole crociate. Queste attività richiedono concentrazione e mantengono attive le funzioni cerebrali, rallentando il deterioramento della materia grigia. Quindi, allenare il cervello sarebbe una della migliori pillole contro il declino cognitivo ma anche contro le patologie. Si pensi, in particolare, a quelle che colpiscono la corteccia cerebrale come demenza e Alzheimer. Sicché, i pensionati devono mantenersi attivi e dare spazio a nuove attività e passioni. All’opposto, l’atteggiamento di totale riposo e rassegnazione è certamente controproducente.
Delle 4 abitudini quotidiane che contrasterebbero il declino cognitivo, la seconda è l’esercizio fisico, ossia: camminare, andare in bicicletta e nuotare. In ogni caso, qualsiasi tipo di sport contribuirebbe a migliorare le prestazioni di corpo e mente. Esso, infatti, è un naturale antistress e aiuta a concentrare le energie e a combattere stanchezza e depressione. Inoltre, lo sport ha effetti benefici sul sistema circolatorio e aiuta a conciliare il sonno, essenziale a preservare il cervello da potenziali danni.
4 abitudini quotidiane che contrasterebbero il declino cognitivo e prolungherebbero la memoria il più possibile, migliorando la qualità della vita
Terza abitudine è quella di impegnarsi in attività sociali e coltivare degli hobby. Gli anziani, cioè, dovrebbero approfittare della pensione per poter organizzare viaggi e attività all’aperto, che favoriscono la socialità. Importante, dunque, è contrastare la solitudine e l’isolamento. Occorre, all’opposto, dedicarsi ai legami con amici e parenti e sentirsi parte di una comunità. Questo comportamento contribuisce a stimolare le funzioni cognitive, preservando linguaggio, memoria e apprendimento.
La quarta abitudine quotidiana da non sottovalutare riguarda la corretta alimentazione. Importante è, infatti, seguire una dieta completa di tutti i nutrienti. Quindi, mangiare verdura, frutta, cereali integrali, pesce, legumi, il tutto condito con olio d’oliva. Questo perché: frutta e verdura, sono ricche di acqua, di vitamine e di sali minerali, sostanze che proteggerebbero la membrana cellulare. Pesce azzurro e frutta secca sono ricchi di acidi grassi come gli omega 3, che agirebbero contro il decadimento cognitivo. Infine, l’olio di oliva, grazie al suo contenuto di polifenoli, sarebbe anch’esso in grado di prevenire l’invecchiamento cerebrale.
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