Nelle ultime settimane i manager delle principali banche italiane stanno perfezionando piani per rafforzare la crescita dei vari istituti. A essere coinvolti nelle operazioni di fusione e acquisizione sono i principali nomi della finanza: Monte dei Paschi di Siena, Mediolanum, BancoBpm, UniCredit.
Il fenomeno è stato analizzato da S&P Global, nel recente rapporto sull’industria del credito europea, in cui è stato specificato che: “Il consolidamento del settore bancario italiano è inevitabile, in quanto la maggior parte delle banche cercherà di ottenere ulteriori economie di scala e una migliore diversificazione dei ricavi per migliorare la propria capacità di guadagno, investendo sempre più nell’innovazione“.
Risiko bancario: tutte le operazioni che impegnano i gruppi italiani
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Il primo a dare il via alla “stagione del risiko bancario” per incrementare i profitti nei prossimi anni è stato Banco Bpm, che è partito all’attacco di Anima. Bper, invece, ha scelto Banca Popolare di Sondrio per mettere le mani su Arca Sgr.

Risiko bancario: tutte le operazioni che impegnano i gruppi italiani
Monte dei Paschi di Siena sta tentando la scalata su Mediobanca e la vicenda è destinata a incidere anche su Generali, perché Mediobanca è il primo azionista del gruppo assicurativo di Trieste. Al riguardo, l’Amministratore Delegato di Generali, Philippe Donnet, starebbe pensando a un’alleanza con il noto gruppo francese del risparmio gestito, Natixis. La mossa, tuttavia, non è stata accolta con entusiasmo dal Governo italiano, che teme un’eccessiva transizione dei risparmi in Francia.
Se l’offerta di Monte dei Paschi di Siena dovesse concludersi positivamente, cambierebbero gli assetti azionari su Generali. In ogni caso, si capirà l’andamento delle operazioni con le prossime assemblee dei due gruppi.
Degno di nota è il fronte UniCredit, impegnato in due importanti interventi: l’assalto alla Commerzbank e l’Offerta Pubblica di Scambio su Bpm. Il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, ha dichiarato che starebbe aspettando i risultati dell’Offerta Pubblica di Acquisto di Bpm su Anima.
Ing su Banca Popolare di Sondrio: addio all’OPS di Bper?
Nelle ultime ore, è stata lanciata una nuova notizia bomba, destinata a infiammare ulteriormente il risiko bancario: l’istituto bancario olandese Ing sarebbe interessato a Banca Popolare di Sondrio. Di conseguenza, la posizione di Bper, che lo scorso febbraio aveva lanciato un’Offerta Pubblica di Scambio da 4,3 miliardi di euro proprio sull’istituto valtellinese, potrebbe complicarsi.

Ing su Banca Popolare di Sondrio: addio all’OPS di Bper?
Nelle scorse settimane, ci sarebbe stato un incontro tra i vertici di Ing e Banca Popolare di Sondrio, per discutere di eventuali nuove acquisizioni. Non ci sarebbe, però, ancora alcun piano concreto e il dibattito preliminare potrebbe anche non concretizzarsi in un’offerta da parte dell’istituto olandese.
Al momento, infatti, non sarebbe stato rilasciato alcun commento da parte delle due banche coinvolte. Ipotizzando che l’interesse di Ing sulla Popolare di Sondrio sia reale, un’eventuale proposta dovrebbe almeno competere con quella di 4,3 miliardi di euro presentata da Bper Banca.
Unipol, che è il principale azionista sia di Bper sia della Popolare di Sondrio, ha confermato (tramite l’Amministratore Delegato Carlo Cimbri) che una banca estera starebbe pensando a un’offerta per Sondrio. Proprio a fine febbraio, Ing aveva comunicato di voler acquisire banche concorrenti in Europa, soprattutto in Italia, Spagna e Germania, per espandersi. Bisognerà, dunque, attendere mosse future.
Ma quali conseguenze ci saranno per Bper? Nonostante il trend ribassista dei titoli del settore bancario delle ultime sedute, le azioni del gruppo hanno registrato ottimi risultati nell’ultimo anno, crescendo del 64%. Lo scorso 26 marzo, il titolo ha raggiunto il suo massimo dal mese di maggio 2008, portandosi a 7,81 euro.