C’è un ortaggio che sarà una compagnia fissa nei mesi autunnali e invernali. Le sue proprietà nutritive sono molte e varie. Tra i suoi punti di forza c’è il fornire un pieno di vitamine A e C. Contiene molte fibre ma rimane povero di calorie. Stiamo parlando del cavolfiore, cultivar dalla caratteristica infiorescenza e dagli indubitabili benefici. La prima regola, però, quando acquistiamo frutta e verdura consiste nel saper scegliere il prodotto migliore. Non ci piace essere presi in giro dai rivenditori. O comunque, se anche l’errore è fatto in buona fede, possiamo sempre ringraziare dicendo che preferiamo scegliere noi i prodotti.
Diventa allora fondamentale saper riconoscere i segni distintivi che potrebbero suggerirci qualcosa sulla freschezza del cavolfiore che abbiamo di fronte. Si tratta di aspetti semplici e precisi che è facile ricordare. Peraltro, ci potrebbero aiutare anche a capire se noi stessi li abbiamo conservati bene in frigorifero. Infatti gli sprechi alimentari a fine anno presentano un conto salato.
3 trucchi semplicissimi per non fare errori e riconoscere la freschezza di questo ortaggio economico e autunnale
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In primo luogo, è bene sapere che normalmente le foglie di cui è composta la corona del cavolfiore sono le prime a mostrare i segni del tempo. Iniziano a diventare deboli e macchiate, aspetti che le rendono oltretutto sgradevoli alla vista. Di conseguenza, se non troviamo foglioline, o ne vediamo molte poche, potrebbe essere che il rivenditore le ha tolte per preservare la bellezza del resto del prodotto.
In secondo luogo, un prodotto fresco avrà tendenzialmente una consistenza e una densità molto maggiore. Quindi, se possibile, e con i guanti per preservare l’igiene, potrebbe essere un’idea toccare il gambo del prodotto. Se è troppo molle, forse è dovuto a qualche giorno di troppo di attesa.
Infine, la caratteristica specifica dei cavolfiori è quella di essere dotati di molte infiorescenze. Queste, sebbene siano suddivise in tante piccole sezioni, sono comunque molto dense e compatte. Solo dopo qualche giorno inizieranno ad aprirsi e a divaricarsi. Questo potrebbe essere il decisivo segno che il prodotto non è appena arrivato. I singoli aspetti di per sé potrebbero non essere decisivi, ma, se tutti e 3 sono presenti contemporaneamente, forse dovremmo cambiare menù.
Dopo la spesa
Questi erano 3 trucchi semplicissimi per non fare errori e riconoscere la freschezza di questo ortaggio economico e autunnale. La speranza è che una volta portati a casa non ci sia qualcuno che si rifiuta di mangiare questo ortaggio dotato di tanti benefici. Potrebbe capitare ai bimbi piccoli, che spesso sono per natura poco inclini a mangiare le verdure. Bisogna allora armarsi di pazienza e sapere che c’è un metodo per convincere i propri figli a mangiare il cavolfiore con una ricetta furba.
Tra l’altro, possiamo assaggiarli in varie ricette. Lessati, cotti al forno, in minestrone e in molti altri modi ancora. O magari provarli con un metodo alternativo in grado di trasformarli in un pesto invernale indimenticabile in 5 minuti.