Chi possiede un giardino e si occupa delle piante sa benissimo che questa attività deve essere svolta con passione e costanza. In ogni stagione dell’anno ci sono dei lavori da effettuare. Sistemare il terreno, piantare, eliminare le erbacce, innaffiare, potare. Ma ancora, proteggere le piante dalle gelate, da afidi e parassiti e dalle varie malattie che possono attaccare i nostri piccoli arbusti.
Ogni pianta ha le sue esigenze. Alcune non amano i raggi diretti del sole, altre invece preferiscono la luce diretta. Ci sono piante rustiche che hanno bisogno solo dell’acqua piovana e ci sono arbusti che necessitano di un terreno sempre umido.
Insomma, prima di scegliere le piante da coltivare, dobbiamo necessariamente conoscere le loro caratteristiche.
Cosa potrebbe rovinare il nostro giardino
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Sappiamo, quindi, che ogni pianta ha le sue necessità. Se curata nella maniera migliore, potrà regalarci molte soddisfazioni e bellissime fioriture.
Ma dobbiamo fare attenzione, perché anche la più piccola distrazione potrebbe rovinare il nostro lavoro. Spesso pensiamo che innaffiare le nostre piante sia un’operazione semplice. Ma in realtà, non è sempre facile capire la quantità di acqua da utilizzare e la frequenza delle irrigazioni. Spesso queste operazioni dipendono dalle condizioni ambientali, dalla stagione e dal tipo di vaso.
Un’irrigazione sbagliata potrebbe far ammalare la nostra pianta e causare problemi alle radici. Ad esempio, potremmo trovarci di fronte al marciume radicale.
Una malattia molto pericolosa, causata da funghi e batteri, che compromette la vita delle piante. I motivi potrebbero essere le cattive irrigazioni e i ristagni idrici.
3 trucchetti da veri vivaisti per evitare i ristagni di acqua nei vasi e scongiurare il marciume radicale delle piante
Ma cosa possiamo fare? Per evitare che la pianta sviluppi questa malattia è importante dosare la quantità di acqua e mettere in pratica dei consigli semplicissimi.
Molto importante è utilizzare dei vasi con i fori sul fondo, per evitare che l’acqua rimanga a lungo nel terreno.
Quando l’acqua cadrà nel sottovaso, questo andrà necessariamente svuotato. Questa operazione si effettua circa 15 minuti dopo l’innaffiatura.
Ma non dimentichiamo anche di utilizzare un terriccio adatto e del materiale drenante da porre sul fondo del vaso. Ad esempio, potremmo utilizzare della argilla espansa (in caso di grandi fioriere), della sabbia, della pietra pomice, ecc.
Ecco, quindi, 3 trucchetti da veri vivaisti per evitare che le nostre piante si ammalino.
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