Alcuni titoli di Stato offrono un flusso cedolare elevatissimo. Tra i numerosi Buoni del Tesoro poliennali tre hanno cedole annuali che sono superiori al 6%. Uno in particolare offre un coupon annuo del 9% lordo. Tuttavia ad una cedola così elevata non corrisponde un altrettanto elevato rendimento.
Grazie al crollo dei prezzi degli ultimi sei mesi le obbligazioni a tasso fisso hanno raggiunto rendimenti che fino allo scorso anno sarebbero stati impensabili. Se i rendimenti sono aumentati, anche i tassi di interesse sono cresciuti spinti dalla nuova politica monetaria restrittiva delle banche centrali di molto Paesi. Così gli operatori professionali spinti dall’inflazione e dalla strategia monetaria, negli scorsi mesi hanno venduto a piene mani obbligazioni corporate e titoli di Stato.
Le vendite hanno colpito anche l’Italia. Le cessioni dei nostri BTP sono iniziate alla fine dello scorso anno spingendo il differenziale tra rendimenti tedeschi e italiani fino a 240 punti. Oggi lo spread si è attestato attorno a 230 punti base, un valore più che doppio rispetto a un anno fa.
3 titoli di Stato per investire in BTP con le cedole più alte del mercato
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Nei prossimi mesi sul mercato arriveranno a scadenza alcuni vecchi Buoni del Tesoro con una caratteristica interessante, hanno delle super cedole. Questi a breve e media scadenza distribuiscono ogni anno un premio che varia dal 6% al 9%. Per esempio a novembre del prossimo anno andrà in scadenza il BTP 2023 (Isin: IT0000366655). Lo Stato ha emesso questo BTP nel lontano 1993.
Al momento dell’analisi l’obbligazione governativa ha un prezzo di 108,5 centesimi circa. Chi lo acquistasse adesso incasserebbe la semi cedola di novembre (pari al 4,5%) e le due semi cedole del 4,5% del prossimo anno. Ma il rendimento lordo totale sarebbe dell’1,4%. Infatti lo Stato rimborserà l’obbligazione a 100 centesimi. Quindi l’investitore deve mettere in conto anche una perdita in conto capitale di circa il 9%, che compensa il generoso flusso cedolare.
Un altro BTP con scadenza a novembre, ma questa volta del 2026, ha una cedola elevatissima. Questo titolo di Stato infatti (Isin: IT0001086567), ogni anno distribuisce un coupon del 7,25%. Quindi ogni 10.000 euro nominali investiti, il bond distribuirà ogni 12 mesi, 725 euro lordi.
Al momento dell’analisi il prezzo dell’obbligazione è di 118 centesimi circa. Chi acquistasse il Buono del Tesoro a questo prezzo e lo detenesse fino alla scadenza otterrebbe un rendimento netto totale dell’8,7%. Su base annua il rendimento netto sarebbe circa del 2%.
Guadagnare il 2% annuo nei prossimi 5 anni
Ai vertici dei BTP con le cedole più generose c’è anche il Buono poliennale con scadenza a novembre del 2027 (Isin: IT0001174611). In pratica questo bond ha una durata residua maggiore di 12 mesi rispetto a quello analizzato in precedenza. Tuttavia questo BTP ha una cedola annua leggermente inferiore, pari al 6,5% annuo lordo.
Il prezzo al momento dell’analisi del Buono poliennale novembre 2027 è di 118 centesimi circa, quindi simile al prezzo del titolo con scadenza nel 2026. Tuttavia questo BTP ha un rendimento totale netto molto superiore, ovvero di quasi il 12%. Su base annua il rendimento netto è di quasi il 2,3%.
Lo Stato garantisce questi 3 titoli di Stato per investire nel breve o medio periodo. Il Ministero dell’economia e delle finanze emette i Buoni del Tesoro poliennali, quindi questi titoli hanno la massima garanzia di rimborso. Grazie a questa caratteristica un risparmiatore con un orizzonte di lungo periodo può investire con la certezza del rendimento a scadenza. Per esempio, grazie a un BTP è possibile raddoppiare l’investimento, magari investire 50.000 euro e al rimborso ottenere 100.000 euro. Infatti questo titolo di Stato offre un rendimento a scadenza del 100%, ovviamente nel lungo periodo. Sul mercato attualmente sono rari gli investimenti che garantisco il raddoppio dell’investimento.
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