3 titoli di Stato italiani dai rendimenti inimmaginabili qualche mese fa

titoli di stato BTP

L’inflazione all’8% si sta mangiano i risparmi degli italiani. Un risparmiatore accorto dovrebbe proteggere i propri soldi dalle perdite investendo in strumenti sicuri e dai rendimenti elevati. I BTP sono un’ottima soluzione, in particolare alcuni hanno rendimenti elevatissimi rispetto solamente a qualche mese fa.

L’uscita dalla pandemia ha portato ad un forte rimbalzo delle economie occidentali ma anche ad una forte inflazione in particolare nel settore della produzione. La guerra tra la Russia e l’Ucraina ha spinto ulteriormente in alto i prezzi di materie prime alimentari e dell’energia. Questo scenario inedito da anni, ha convinto molte banche centrali a rialzare i tassi di interesse dopo che per anni questi erano rimasti fermi.

Il crollo dei prezzi dei BTP è un’opportunità

Con l’aumento del costo del denaro gli investitori hanno iniziato a vendere titoli obbligazionari a tassi fisso con cedole legate al vecchio scenario monetario. Le vendite hanno liberato risorse finanziarie per acquistare nuove obbligazioni con cedole più elevate.

Il crollo dei prezzi, in particolare dei titoli di Stato, ha aumentato il loro rendimento. Oggi i nostri titoli di Stato a tasso fisso, i BTP, hanno rendimenti che solo un anno fa erano inimmaginabili. Al momento dell’analisi alcuni Buoni poliennali del Tesoro hanno rendimenti superiori al 3% netto annuo, nonostante cedole non particolarmente alte.

3 titoli di Stato italiani dai rendimenti inimmaginabili qualche mese fa

Per esempio il BTP scadenza a marzo del 2041 (Isin: IT0005421703) al momento dell’analisi quota circa 74 centesimi. Significa che è possibile comprare un lotto minimo con poco più di 750 euro. A questo prezzo il BTP rende il 3,8% netto annuo se detenuto fino alla scadenza. Chi lo acquistasse oggi e lo mantenesse in portafoglio fino al momento del rimborso, otterrà un rendimento vicino al 70% totale.

Chi volesse puntare su una scadenza più vicina potrebbe investire sul BTP con scadenza a marzo del 2036 (Isin: IT0005402117). La vita residua di questo Buono del Tesoro poliennale è di circa 13 anni e mezzo. Al momento dell’analisi questa obbligazione governativa ha il prezzo di 77 centesimi circa. Il risparmiatore che acquistasse il titolo a questo valore e lo detenesse fino alla scadenza, otterrebbe un rendimento netto annuo di circa il 3,6%. Il rendimento totale a scadenza sarebbe di circa il 48%.

Il risparmiatore che ambisse al rendimento più alto disponibile in questo momento sul mercato, dovrebbe puntare sul BTP con scadenza ad aprile del 2045 (Isin: IT0005438004). Questo Buono del Tesoro al momento dell’analisi ha un prezzo di 66 centesimi. Chi lo acquistasse a questo valore e lo detenesse per i prossimi 22 anni e mezzo, otterrebbe un rendimento annuo netto del 4,0%. Il guadagno totale, tra cedole e incremento del valore dell’obbligazione, sarebbe del 90%.

Guadagnare 1.000 euro con un titolo di Stato italiano

Questi 3 titoli di Stato italiani hanno rendimenti elevatissimi rispetto a quelli di 10-12 mesi fa. Tuttavia qualcuno potrebbe avere l’esigenza di investire per periodi molto più brevi. Allora, un BTP con scadenza esattamente tra un anno potrebbe essere interessante. Un Buono del Tesoro poliennale garantisce un guadagno di 1.000 euro, se acquistato a 99,2 centesimi e detenuto fino al 15 agosto del 2023. Ovviamente, più il prezzo di acquisto è inferiore a 99,2 centesimi e maggiore sarà il guadagno.

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