Il Trentino è ricco di paesaggi e bellezze naturali in ogni stagione dell’anno. Fra le attrazioni locali però c’è anche il buon cibo che unito a fantastici borghi da visitare diventa occasione per un’indimenticabile gita.
In questo articolo andremo alla scoperta di 3 località dove si producono prodotti tipici d’eccellenza. Faremo la conoscenza di Folgaria e del formaggio Vezzena, di San Lorenzo in Banale e della ciuiga e di Revò ed il Gropello.
3 sorprendenti borghi in Trentino che dovresti visitare partendo da Folgaria
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Folgaria si trova sull’Altopiano Cimbro nella parte sudorientale del Trentino. Ci troviamo a 1.170 m di altitudine. Folgaria, oltre ad esser meta per gli sciatori principianti ed esperti, ha un centro storico che è un piccolo gioiello dove passeggiare fra le botteghe storiche e le pasticcerie con krapfen spettacolari.
Il paesino cimbro è uno dei comuni dove da disciplinare si può produrre il formaggio Vezzena che prende il nome dalla maestosa Cima Vezzena. Latte vaccino e caglio bovino servono per produrre questo formaggio a pasta semidura saporito che può esser più o meno stagionato. La versione “stravecchio” è da provare grattugiato sulla polenta o sugli strangolapreti con il burro fuso di malga.
La ciuiga e San Lorenzo in Banale
Ci spostiamo ora nella zona del Parco Adamello Brenta, a pochi chilometri dalle Terme di Comano. Qui incontriamo le segnalazioni per il comune San Lorenzo Dorsino. Raggiungiamo la località di San Lorenzo in Banale che figura nella lista dei borghi più belli d’Italia. Passeggiare per le strade del borgo fra case in legno e pietra affrescate con scene di vita rurale è una sensazione magica.
Al cospetto delle Dolomiti del Brenta c’è il laghetto di Nembia, un meta imperdibile per la pace e la natura incontaminata. Nel borgo di San Lorenzo si produce la ciuiga, un salame affumicato di carne di maiale e rape bianche aromatizzato con aglio, sale e pepe.
La ciuiga stagionata può esser affettata come un salame accompagnata da un’insalatina tagliata fine di cavolo cappuccio.
Revò e il Groppello
Sopra al Lago di Santa Giustina sorge il borgo di Revò. Il bacino artificiale di Santa Giustina, godibile d’estate grazie ad una spiaggia silenziosa e panoramica, ha origine dalla Diga voluta da Edison per la produzione di energia. La storia della costruzione della Diga è narrata da una mostra fotografica presso Casa Campia a Revò. Da questo palazzo signorile si gode una magnifica vista su tutta la Valle di Non. Molti nominando questa valle pensano subito alle mele ma in realtà c’è anche una varietà autoctona di vitigno a bacca rossa.
Il Groppello di Revò è un vino rosso prodotto da soli 5 viticoltori. Si tratta di una rarità che vale la visita di Revò e dei paesi della terza sponda nonesa. Il Groppello di Revò ha note di sottobosco e pepe e un’acidità interessante. Da queste uve si produce anche uno spumante ed una grappa. Assaggiare un piatto di carni grigliate con un bicchiere di Groppello di Revò non ha prezzo.
Ecco 3 sorprendenti borghi in Trentino che dovresti visitare se ti piace mangiare bene e spendere poco.