Se hai un conto corrente, sai bene che non è gratis. Ogni anno devi pagare una serie di spese che possono incidere sul tuo bilancio. Ma sai quanto ti costa il tuo conto corrente nel 2023? E, soprattutto, sai come puoi ridurre o azzerare la spesa?
Secondo un’inchiesta di Banca d’Italia, il costo medio annuo di un conto corrente tradizionale nel 2021 era di circa 100 euro all’anno. Tuttavia, con le spese aggiuntive la spesa poteva arrivare fino a 170 euro. Nel 2022 l’indagine di una associazione di consumatori ha scoperto come i costi dei conti correnti di alcuni colossi bancari sfiorassero i 200 euro. Probabilmente oggi, con l’inflazione alle stelle, questi costi sono lievitati. Per fortuna la spesa per un conto corrente si può ridurre di molto, seguendo 3 soluzioni per azzerare le spese del conto corrente.
Quanto costa un conto corrente: i costi fissi
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Il costo di un conto corrente dipende da molti fattori, tra cui il tipo di conto (tradizionale o online), i servizi offerti, le operazioni effettuate e le imposte applicate. In generale, possiamo distinguere tra costi fissi e costi variabili. I costi fissi sono quelli che devi pagare indipendentemente dal numero e dal tipo di operazioni che fai.
Tra questi ci sono, il canone annuale o mensile, che è la quota che la banca ti richiede per la gestione del conto. L’imposta di bollo, pari a 34,20 euro l’anno se il saldo medio annuo supera i 5.000 euro. Le spese per le carte di pagamento, che sono le commissioni che la banca ti addebita per la fornitura e il rinnovo delle carte di debito o di credito associate al conto. Queste spese possono essere gratuite o variare da pochi euro a decine di euro l’anno.
I costi variabili del conto corrente
I costi variabili sono quelli che dipendono dal numero e dal tipo di operazioni che fai con il tuo conto corrente. Per esempio le commissioni per le operazioni, che sono le tariffe che la banca applica per ogni operazione, come bonifici, prelievi, pagamenti, assegni, ecc. Queste commissioni possono essere gratuite o variare da pochi centesimi a diversi euro a seconda della banca e del canale utilizzato (sportello, ATM, online, ecc.).
Gli interessi passivi sono un’altra forma di costi variabili che spesso tendiamo a trascurare. Questi sono gli interessi che la banca addebita se vai in rosso sul tuo conto corrente, ovvero se spendi più di quanto hai depositato. Gli interessi passivi dipendono dal tasso applicato dalla banca e dal periodo di tempo in cui rimani in scoperto. Nell’ultimo anno, dopo l’aumento dei tassi, anche gli interessi passivi sono lievitati.
3 soluzioni per azzerare la spesa del conto corrente
Per ridurre la spesa del conto corrente puoi adottare alcuni accorgimenti. Per esempio, puoi confrontare le offerte delle diverse banche e scegliere il conto corrente più conveniente in base alle tue esigenze. Puoi usare dei comparatori online, sul web, per confrontare i costi e i servizi dei vari conti correnti disponibili sul mercato. Sfruttare le promozioni e le agevolazioni delle banche, come domiciliazione dello stipendio o della pensione sul conto, mantenimento di un saldo minimo, ecc. Cercare di tenere al minimo le spese variabili, evitando di effettuare operazioni allo sportello, che in genere costano di più.
Volendo sintetizzare al massimo, potresti adottare tre semplici soluzioni per ridurre e anche azzerare i costi del conto corrente. Prima di tutto scegliere un conto corrente online, che ha costi ridotti rispetto a quello tradizionale. Secondo scegliere, tra i conti online, un prodotto che prevede un canone a zero euro e non prevede costi di operazioni se fatte online. Alcuni conti offrono anche una carta di debito a costo zero. Terzo passo, mantenere una giacenza media inferiore a 5.000 euro, in questo caso non si pagherà neanche l’imposta di bollo. Seguendo questi consigli, potrai risparmiare fino a 200 euro l’anno sul costo del tuo conto corrente.