Come ben sappiamo, i mercati tendono spesso ad essere influenzati anche da eventi geopolitici. Proprio per questo, quando si ha intenzione di investire è importante anche prendere in considerazione questi fattori. Nel suo outlook per il 2024, Goldman Sachs si è espressa in merito agli eventi che a loro avviso potrebbero maggiormente influenzare l’andamento dell’economia.
3 rischi geopolitici a cui gli investitori devono fare attenzione
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Prima di tutto, ricordiamo che il 2024 sarà un anno caratterizzato da numerose elezioni politiche. Prime tra tutte, quelle statunitensi, di cui sono al momento in corso le primarie.
L’incertezza dell’esito delle elezioni e dei cambiamenti politici che potrebbero derivarne tende a portare ad una maggiore volatilità dei mercati, ma per fortuna questa è di breve periodo e generalmente lascia presto posto a mercati rialzisti. Ciò non toglie che negli anni delle elezioni gli investitori tendano ad essere sempre più cauti, investendo in asset meno rischiosi rispetto a fondi azionari e obbligazioni.
Un altro dei rischi a cui fare attenzione è quello legato alle tensioni politiche nel Medio Oriente e al proseguimento della guerra tra Russia e Ucraina.
Inoltre, Goldman Sachs ricorda che in un momento caratterizzato da un’elevata inflazione è probabile che nel corso dell’anno si assisterà a numerosi scioperi dei lavoratori, i quali rivendicheranno degli aumenti salariali. Ciò potrebbe portare ad un arresto della crescita di alcuni settori. Ecco dunque 3 rischi geopolitici a cui gli investitori devono fare attenzione.
Come comportarsi per ridurre il più possibile i rischi quando si investe
Nel suo outlook, Goldman Sachs consiglia agli investitori di evitare il market timing e di scommettere su eventi geopolitici o sulle elezioni, che per loro natura hanno un esito incerto. Mai, insomma, fare un investimento soltanto perché ci si aspetta che accadranno determinate cose.
Si pensi anche che ai rischi geopolitici si sommano anche altri fattori, tra cui la situazione legata all’elevata inflazione e ai tassi di interesse, i quali non sono stati ancora tagliati. Per quanto secondo le ultime stime l’Eurozona si stia avvicinando sempre di più al target di inflazione del 2% previsto dalle Banche centrali per poter discutere l’atteso taglio dei tassi, per il momento è ancora presto per cantare vittoria.
Come al solito sui mercati incombono divesre variabili, per questo motivo, a parer nostro, si odovrebbe seguire quello che indicano gli studi delle serie storiche:
asset allocation con diversificazione in base al PIL delle Borse mondiali e durata dell’investimento, almeno fra i 7 e 10 anni.
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